Il "Sei Nazioni" dell'Italia si chiude con una sconfitta per 22-17, la quarta del torneo, davanti alla super Irlanda.

Per gli azzurri, però, c'è il rammarico di ciò che poteva essere e non è stato con il giallo di Lamaro nel finale di primo tempo e un secondo tempo giocato per gran parte in inferiorità numerica. In un Olimpico quasi tutto verde e in gran parte colorato dai tifosi dell'Irlanda, arrivati a Roma con la speranza di festeggiare, seppur in differita, la vittoria del torneo, gli azzurri si battono con le proprie armi ma alla fine conquistano solo un punto di bonus che basta per evitare il cucchiaio di legno che va al Galles strapazzato dall'Inghilterra 68-14 che chiude all'ultimo posto con tre punti e cinque sconfitte in altrettati incontri.

Quesada ne cambia 7 rispetto all'ultima sconfitta, con il capitano Lamaro, e punta sulla voglia di rivalsa dei suoi dopo i 120 punti incassati negli ultimi due impegni. L'Italia parte subito forte dimostrando di volersi giocare le proprie chance anche contro la più quotata Irlanda che può ancora sperare di vincere il torneo. A dimostrarlo c'è la prima meta del match firmata dall'azzurro Ioane che fa impazzire il pubblico, seguita dalla trasformazione di Allan, infallibile. La squadra di Quesada, un po' a sorpresa ma meritatamente, si trova avanti dopo 11 minuti. La meta subita, però, sveglia l'Irlanda che inizia a spingere e prima si vede annullare una meta a Bealham, poi arriva al pareggio con Keenan che porta in meta e Crowley che trasforma senza patemi. Il match, a dispetto della classifica, è equilibrato con l'Italia che ribatte colpo su colpo nonostante l'uscita dal campo prima di Lamb per un problema a una spalla e poi di Lorenzo Cannone.

E la squadra di Quesada ha anche la forza per tornare avanti con la precisione di Allan che trasforma un calcio che vale il nuovo vantaggio. Nel finale, però, Lamaro si prende un cartellino giallo e l'Irlanda ne approfitta per rimettere la testa avanti con la meta di Sheehan che vale il sorpasso e che solo la scarsa precisione di Crowley, non trasformando, rende meno amara tenendo gli azzurri in partita. Quando riparte la ripresa, però, si capisce che sarà un monologo irlandese; prima l'arbitro annulla la meta di Keenan per un avanti, poi gli azzurri rimangono in inferiorità numerica per il rosso di Vintcent che colpisce un avversario con un testata, perdendo l'equilibrio, e si vede sventolare il cartellino.

A quel punto l'Irlanda prende definitivamente in mano le redini del gioco costringendo l'Italia in difesa e andando ancora in meta con Sheenan, vero mattatore per gli ospiti. Il guizzo che non fa affondare gli azzurri, però, arriva a metà secondo tempo con Capuozzo che trova il pallone giusto per Varney che schiaccia in meta. Il successivo calcio di Allan è preciso come al solito e vale il 17-22 che ridà ossigeno e speranze agli uomini di Quesada. Il finale è di marca azzurra con il pubblico che spinge alla ricerca della meta che varrebbe il pari, ma l'Italia non trova il guizzo per spingersi oltre l'ostacolo finendo per perdere la quarta partita del suo "Sei Nazioni". Unica consolazione, aver congiurato il cucchiaio di legno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA