Pattuglie a piedi, maggiore
vigilanza nelle ore notturne e controlli specifici nell'area del
Parco del Castello e al Terminal di Collemaggio, negli ultimi
mesi teatro di diversi episodi di violenza.
Queste le recenti iniziative avviate nel comune dell'Aquila
nell'ambito del coordinamento delle Forze di polizia, riunito
ieri dal prefetto dell'Aquila, Giancarlo Di Vincenzo. Al vertice
hanno preso il questore Enrico De Simone e i comandanti
provinciali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza, Salvatore Del Campo e Cosimo Lamanuzzi.
Pur tenendo conto dei recenti dati oggettivi pubblicati a
livello nazionale sulle statistiche di delittuosità in Italia,
che attestano come L'Aquila risulti tra le province più sicure
d'Italia, i partecipanti hanno convenuto sull'esigenza di
rafforzare la percezione di sicurezza della collettività,
fattore sul quale peraltro incidono, oltre alla effettiva
delittuosità, anche altri aspetti.
Sono state prese in esame le più recenti iniziative avviate
con riferimento al centro storico dell'Aquila, tra queste: la
presenza di pattuglie interforze a piedi con direzione e
coordinamento da parte di un funzionario di Polizia; il
prolungamento della vigilanza nelle ore notturne in
affiancamento alle pattuglie operative nell'ambito del Piano di
controllo del territorio; servizi specifici nell'area del parco
del Castello e nelle zone adiacenti con presidio giornaliero
delle Forze di polizia anche con unità cinofile. Nel solo mese
di settembre sono state controllate 684 persone, in quest'area.
Mirati servizi sono stati predisposti anche per il Terminal di
Collemaggio, nell'ambito dei quali, anche grazie all'attività
investigativa, è stato individuato il presunto responsabile di
alcuni furti a danni di minori.
E' stata inoltre potenziata l'attività di verifica della
regolare presenza di cittadini stranieri, che ha portato
all'adozione di 100 provvedimenti di espulsione nel periodo 1
gennaio-30 settembre 2024, a fronte dei 47 emanati nell'analogo
periodo del 2023. Anche all'Aquila verranno valorizzati i
contributi della comunità locale, attraverso il modello del
'Controllo del vicinato'.
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