Arriva anche in consiglio
comunale dell'Aquila la vicenda legata alla Residenza sanitaria
assistenziale di Montereale, nell'Alta Valle dell'Aterno. La
chiusura dell'edificio nel comune di Montereale, dichiarato
inagibile a seguito degli eventi sismici che hanno colpito il
Centro Italia nel 2016 e nel 2017, ha avuto un impatto
significativo sulla comunità. Gli ospiti della Rsa sono stati
trasferiti nella struttura dell'ex Onpi, a L'Aquila, grazie a un
accordo tra la Asl 1 e il Comune.
A distanza di otto anni, i lavori di riparazione
dell'immobile non sono ancora stati completati e la comunità
locale si trova senza assistenza. Ieri, sindaci e Cgil sono
tornati a chiedere alla Commissione di Vigilanza regionale
l'immediata riapertura della struttura, anche attraverso un
sit-in all'Emicico.
"Abbiamo partecipato al presidio in Consiglio regionale -
spiegano i consiglieri comunali di opposizione all'Aquila,
Stefania Pezzopane e Paolo Romano - e, in seguito,
all'audizione dei vertici della Asl, dell'assessore regionale
alla sanità, del sindacato Cgil e del sindaco di Montereale,
Massimiliano Giorgi, nella seduta di Vigilanza regionale. Dopo
le criticità di Villa Dorotea a Scoppito, il mancato ritorno
della Rsa a Montereale metterebbe in ginocchio tutta la zona
ovest del nostro comprensorio". Di qui l'appello al sindaco
dell'Aquila: "Ci chiediamo dove sia il sindaco Biondi e cosa
significhi per lui 'città territorio'".
Questa mattina, in apertura dei lavori del Consiglio
comunale, le consigliere comunali di maggioranza Gloria
Nardecchia e Laura Cococcetta hanno dichiarato che "il Comune
dell'Aquila sta seguendo da vicino la vicenda legata alla Rsa di
Montereale: l'attenzione del sindaco Biondi e dell'intera
amministrazione è massima. Proprio per questa ragione, abbiamo
partecipato al sit-in che si è svolto all'Emiciclo per
manifestare l'interesse a individuare percorsi condivisi e
soluzioni concrete nell'interesse dei lavoratori, dei pazienti e
della comunità".
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