Nessun finanziamento da parte
della Regione Abruzzo per la decima edizione del Jazz italiano
per le Terre del Sisma.
La manifestazione, che come ogni anno ha luogo a fine estate
nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, ha
ricevuto dei punteggi molto bassi nel bando dedicato ai
contributi diretti eventi culturali.
Nulla da fare neanche per l'avviso 'Grandi Eventi 2024'.
Secondo quanto confermato dagli organizzatori, il festival aveva
presentato spese ammissibili per 135mila euro nel bando 'Grandi
Eventi', con una richiesta di contributo di 25mila euro.
Pur ammesso alla valutazione in entrambi i bandi, al Festival
è stata riconosciuta una rilevanza relativa, in quanto, a detta
della commissione, la manifestazione avrebbe poca rilevanza a
livello nazionale.
Una valutazione decisamente spiazzante, considerando la
storia della manifestazione, partita nel 2015 su indicazione
dell'allora ministro della Cultura, Dario Franceschini, con
direzione artistica di Paolo Fresu.
Nell'altro bando, quello riservato ai contributi diretti,
Jazz italiano per le terre del Sisma si è piazzato in 78/a
posizione, dietro ad alcune piccole sagre enogastronomiche.
Al momento, l'edizione 2025 non è a rischio: confermati come
direttori artistici Filippo d'Urzo (Empoli Jazz), Luca
D'Agostino (proveniente dal background dell'associazione
fotografi) e Silvia Bolognesi, contrabbassista e producer. Gli
organizzatori, tuttavia, temono a questo punto di dover
ricorrere a una forma ridotta.
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