Un dialogo tra culture, per
catturare, attraverso lo sguardo artistico, le "istantanee" di
una società differente. La galleria Ceravento di Pescara, per la
prima volta dalla sua apertura, ospita una residenza d'artista
che, iniziata lo scorso 13 febbraio, andrà avanti fino a domani.
Il protagonista è il giovane americano Luke Morrison, che
concluderà il periodo di residenza con l'inaugurazione della sua
prima personale in Italia, dal titolo Photo Booth, sabato 22
febbraio, dalle ore 17:00.
La mostra, poi, sarà visitabile fino al 29 marzo, nei giorni
di apertura della galleria: dal martedì al giovedì dalle ore
17:00 alle 19:00, il venerdì e sabato su appuntamento. La
personale è accompagnata dal testo critico di Miriam Di
Francesco.
Photo Booth si ispira al titolo di un'opera significativa di
Morrison che racchiude il senso della residenza. In linea con i
linguaggi d'elezione della galleria di pittura e disegno, il
lavoro dell'artista è permeato dall'osservazione o immaginazione
di dinamiche sociali. La sfida del soggiorno italiano per
Morrison è, dunque, catturare le "istantanee" di una società e
di abitudini in un differente contesto dal suolo americano. La
mostra si svilupperà intorno ad un doppio nucleo centrale di
dipinti acrilici e disegni precedentemente realizzati nel corso
degli ultimi anni, insieme a una piccola selezione di lavori o
interventi concepiti durante la residenza.
L'iniziativa con Morrison rappresenta l'inedito progetto
pensato dal direttore di Ceravento, Loris Maccarone, che fin
dall'inizio vive quegli spazi come un luogo di condivisione
dell'arte. "Luke Morrison - afferma Maccarone - mi è sembrato il
candidato ideale per inaugurare il progetto di Residenza
Ceravento. La sua pittura, radicata nel quotidiano, racconta la
vita nei quartieri della sua Providence. Mi sono subito chiesto
come avrebbe vissuto le nostre strade, la città di Pescara, e
quali stimoli artistici ne sarebbero scaturiti".
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