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Prati di Tivo, Provincia chiede nuovo custode giudiziario

Prati di Tivo, Provincia chiede nuovo custode giudiziario

Al presidente D'Angelo il mandato per trovare soluzione a stallo

TERAMO, 21 febbraio 2025, 10:26

Redazione ANSA

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Il Consiglio provinciale di Teramo ha approvato un ampio mandato al presidente D'Angelo "affinché assuma ogni utile iniziativa a porre le precondizioni per il rilancio e l'utilizzo della cabinovia e del turismo montano". Il percorso proposto prende atto della fase di stallo che perdura da anni e individua come prima azione quella di chiedere al Tribunale di Teramo di sostituire il custode giudiziario, Marco Finori. La custodia a Finori è stata disposta dal Tribunale di Teramo a marzo 2023 dopo il sequestro dei beni della Gran Sasso Teramano, nell'ambito del giudizio tuttora pendente e promosso dallo stesso Finori contro la Gran Sasso Teramano per ottenere la vendita degli impianti e dei beni connessi a Pietracamela e a Fano Adriano.
    Nella Delibera di Consiglio vengono riscostruiti tutti i passaggi contrattuali intercorsi fra la Provincia e la GST fino agli ultimi fatti compresa la risoluzione contrattuale dell'Asbuc di Pietracamela (usi civici) contro Finori per "inadempienza dei vincoli contrattuali". Nel contempo la Provincia ha acquisito la disponibilità del Cope, altra società partecipata dall'Ente, ad assumere l'onere della custodia giudiziaria. "Non possiamo continuare a far finta di niente. C'è un territorio abruzzese che è un simbolo di natura, cultura e turismo che è in uno stato di paralisi - ha detto il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo - Questa vicenda ha comportato la paralisi della stazione sciistica e l'impossibilità, stante il sequestro giudiziale, di porre in atto qualsiasi iniziativa per sostenere e rilanciare le attività turistiche e commerciali in un'area dove si registrano un progressivo spopolamento e un depauperamento dei beni collettivi".
   

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