Il Gran Sasso Science Institute è
in prima fila in uno dei principali progetti di ricerca europei,
quello del futuro cacciatore di onde gravitazionali Einstein
Telescope, che l'Italia si è candidata a ospitare. Lo ha detto
la rettrice del Gssi, Paola Inverardi, nella cerimonia per
l'inaugurazione dell'anno accademico del centro di ricerca, fra
i più prestigiosi per la fisica.
"Quest'anno ci vedrà sicuramente impegnati sul fronte della
ricerca, come siamo sempre stati, ma ancora di più mi piace
ricordare che abbiamo un ruolo come Gssi importantissimo nel più
grande investimento europeo, un'infrastruttura di ricerca di
base che si chiama 'Einstein Telescope' e credo che questo per
il nostro territorio sia un motivo di orgoglio", ha osservato la
rettrice
"Ci sono importanti novità - ha aggiunto - perché entro
quest'anno potremmo vedere la fine della ristrutturazione
dell'edificio nel complesso di Collemaggio che ospiterà
laboratori avanzati, un Campus dell'innovazione. Siamo a buon
punto e si tratta di un progetto Pnrr. Ringrazio per questo
l'Usra che è la stazione appaltante. Abbiamo inoltre appena
chiuso due progetti preliminari, invece, per l'acquisto della
clinica ex clinica Sanatrix che saranno uffici e, adiacente, un
altro spazio che sarà adibito a orientamento e per gli
studenti".
Fra gli interventi, quello di Marco Segala, professore di
Storia della filosofia al dipartimento di Scienze umane
dell'Università dell'Aquila, quelli Davide Lunardon,
rappresentante degli studenti nel Cda di dteneo, e di Ilenia
Taddei, responsabile della segreteria studenti, in
rappresentanza dello staff amministrativo.
A margine della cerimonia, cil vernissage della mostra 'My
Power is Science', ideata dal Gran Sasso Science Institute con
immagini del fotoreporter Gerald Bruneau.
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