Sparkle ha firmato un accordo con
Oceanic Environmental Cables (Oec) per il recupero e il riciclo
di cavi di telecomunicazione sottomarini in disuso. Grazie a
una metodologia in attesa di brevetto - informa una nota - Oec
smonta, separa e smista tutti i componenti dei cavi
inutilizzati, riproponendoli o rigenerandoli nella catena del
valore, riducendo così al minimo i rifiuti e massimizzando
l'utilizzo delle risorse.
In base all'accordo, Oec acquisirà da Sparkle oltre 22.000
km di cavi telegrafici, coassiali e in fibra ottica posati nel
Mediterraneo e oggi fuori servizio, generando un risparmio
stimato di 35.000 tonnellate di CO₂ grazie al riutilizzo di
materiali secondari.
"Siamo orgogliosi di essere tra i primi operatori globali a
intraprendere un'iniziativa così innovativa, che promuove
pratiche di economia circolare e riduce l'impatto ambientale",
ha dichiarato Enrico Bagnasco, amministratore delegato di
Sparkle. "La collaborazione con Oec rappresenta un passo
concreto verso un futuro più sostenibile, dove le risorse del
passato possono essere recuperate e trasformate in opportunità
per il presente e il futuro."
"Siamo entusiasti di collaborare con Sparkle a questa importante
iniziativa. Recuperando e riciclando questi cavi in esubero, non
solo riduciamo la congestione e i rifiuti sui fondali del
Mediterraneo, ma riduciamo anche la necessità di materie prime
vergini nella produzione. Questo processo riduce
significativamente le emissioni di carbonio e incarna i principi
dell'economia circolare", ha dichiarato Horst Brockmueller,
amministratore delegato di Oec.
La collaborazione con Oec fa parte del più ampio impegno di
Sparkle per rendere le risorse più efficienti, ridurre le
emissioni e creare una catena di fornitura sostenibile, in linea
con i principi di sostenibilità e responsabilità del gruppo Tim.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA