"Operare in modo etico, selezionare
gli investimenti con criteri stringenti di esclusione, far
evolvere le metodologie e tutelare gli interessi del cliente
rispettando le sue preferenze in termini di rischio-rendimento,
orizzonte temporale e sostenibilità: questo rappresenta, in
estrema sintesi, il nostro impegno Esg, che è tra i nostri
pilastri strategici". Così Lauretta Filangieri, responsabile
sostenibilità del gruppo Intesa Sanpaolo Vita, intervenuta come
relatrice all'interno di un panel nell'ambito del Salone Sri a
Milano, evento di riferimento per il mondo della finanza
sostenibile.
"Tanto è vero - aggiunge - che abbiamo più dell'80% di
opzioni di investimento art. 8 o art. 9 nei prodotti in
commercializzazione. Sostenibilità, per il aruppo assicurativo
Intesa Sanpaolo Vita, non è solo un'opzione nei cataloghi
prodotto, quanto un modo di agire al meglio: operare con
trasparenza, comunicare con semplicità, creare consapevolezza e
intraprendere azioni concrete, anche a supporto dell'economia
reale. Da tempo indirizziamo le sfide interne - come la
decarbonizzazione del portafoglio investimenti, su cui abbiamo
pubblicato nel 2022 il nostro primo target intermedio al 2030 -
e ci impegniamo nel rendere le imprese più resilienti, nel
premiare i privati che adottano misure preventive per
contribuire all'obiettivo di adattamento, nel facilitare la
transizione alle nuove tecnologie e nel rispondere ai bisogni di
copertura da nuovi rischi, di protezione della salute e di
sostegno alla pensione delle persone".
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