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Assoambiente, sui rifiuti il pubblico favorito sul privato

Assoambiente, sui rifiuti il pubblico favorito sul privato

"In Italia si tende ad attribuire servizio a società pubbliche"

ROMA, 13 giugno 2024, 13:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Oggi riscontriamo come in diverse aree del Paese si stia, spesso inopportunamente, attribuendo in modo esclusivo a società pubbliche la gestione delle attività del ciclo integrato di gestione dei rifiuti, 'cancellando' in prospettiva il tessuto di operatori privati che in questi anni ha garantito efficaci risultati in termini ambientali ed economici". Lo ha detto Elisabetta Perrotta, direttore Assoambiente (l'associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore deli rifiuti) nel corso di un convegno al Green Med Expo Symposium a Napoli.
    Dalle testimonianze degli operatori intervenuti, osserva Assoambiente, è emerso come negli ultimi anni si stia radicando nei documenti di programmazione regionale, nelle scelte delle amministrazioni comunali e in quelle della politica locale una decisa propensione a mantenere nell'alveo pubblico la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, a prescindere da qualsiasi aspetto di efficienza e qualità del servizio e di tutela della concorrenza. Una conferma è arrivata di recente dall'ultima relazione Corte dei Conti nella relazione sulle partecipate degli enti territoriali e sanitari, che ha reso noto come nel 2021 su 11.852 affidamenti di servizi locali ben 10.863 (il 91,7%) sono stati diretti.
    Secondo Ferdinando Di Mezza, vice presidente dell'Associazione, "nel contesto nazionale ci confrontiamo quotidianamente con un atteggiamento fortemente pregiudiziale verso l'iniziativa privata. Un comparto che sconta un pesantissimo scetticismo ideologico che ne riduce le enormi possibilità di sviluppo. La scelta di ricorrere ad affidamenti in house, giustificata dal un necessario 'controllo pubblico', è spesso strumentale: il controllo pubblico è sempre assicurato anche in caso di affidamenti ai privati, perché sono le norme a prevedere che siano le amministrazioni (Enti d'ambito, Comuni e consorzi di comuni) a fare i piani industriali, i piani economico/finanziari, le gare e le verifiche sul raggiungimento degli obiettivi".
   

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