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ANSAcom - In collaborazione con Centro Studi Enti Locali
Destino e criticità delle riforme che stanno attraversando la Pubblica amministrazione, scarsa attrattività degli incarichi pubblici per le nuove generazioni, vuoto di educazione civica che ha impoverito le fila di chi è disposto a compiere sacrifici per prendersi cura della cosa pubblica. Questi i temi centrali che sono stati affrontati mella prima sessione di 'Forum Civica', la tre giorni di eventi culturali e convegnistici che si è aperta nel pomeriggio del 25 settembre nel Monastero di Camaldoli (Arezzo), organizzata dalla Fondazione Next generation EuroPa con il contributo di Centro Studi Enti Locali.
"La crisi della partecipazione alla vita politica dei cittadini - ha detto Valdo Spini, ex ministro per l'Ambiente e presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, nella sua lectio magistralis che ha aperto l'evento - è realtà, come dimostra la scarsa partecipazione alle scorse elezioni europee.
L'idea è che la politica oggi sia alla guida di una macchina di cui non controlla né volante, né freni. Per ricostituire la partecipazione dei cittadini si devono innovare anche gli strumenti di partecipazione politica. Ad esempio, il sistema elettorale attuale italiano non consente di capire chi si vota effettivamente". Dopo la lectio di Spini, la giornata di Forum Civica ha visto un dibattito sulle riforme degli enti pubblici. In merito al Testo unico degli enti locali Annalisa D'Amato, responsabile Area welfare, politiche sociali salute, attività produttive, commercio, semplificazione amministrativa, riforme istituzionali di Anci, ha messo l'accento sull'urgenza di una operazione di riordino e pulizia per restituire organicità a quello che definisce "un corpo normativo ormai sfilacciato", in cui è diventato difficilissimo orientarsi.
Secondo Claudio Galtieri, presidente onorario della Corte dei conti, le riforme italiane nascono sempre sulla base di "ideologie contrapposte che cercano di prevalere senza trovare una logica condivisa, su cui è stata creata, ad esempio, la nostra Costituzione. La complessità della società porta a voler privilegiare interessi contrastanti e ciò crea una paralisi, se non vi è una visione e una sintesi superiori non si riuscirà mai ad avere una linea di condotta rapida ed efficiente della Pa".
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