ROMA - L'esercito israeliano ha dato il via a nuovi raid aerei nel Libano orientale: lo riferisce l'agenzia di stampa statale libanese Nna. "Sono ripresi gli attacchi aerei su Baalbek e le aree circostanti, prendendo di mira il distretto di Al-Tal Al-Abyad, la città di Talia e la periferia di Shamstar", ha affermato l'agenzia libanese, ripresa da Cnn.
La Nna ha riferito che Israele aveva preso di mira un ponte nel Libano meridionale: "Al-Mahmoudiya, vicino ad Al-Aishiya nell'area di Jezzine, è sottoposta a diversi attacchi aerei, in particolare prendono di mira il ponte che separa le regioni di Jezzine e Marjeyoun".
Questa mattina Hezbollah ha lanciato oltre 100 razzi verso il nord di Israele. Altri 10 missili sono stati diretti dal Libano verso la regione della Galilea colpendo aree aperte. Lo riferisce Idf.
Durante la notte l'aviazione israeliana ha colpito "decine di obiettivi di Hezbollah in numerose regioni del sud del Libano", mentre l'artiglieria ha colpito altri obiettivi ancora nelle zone di Ayta al-Shab e Ramyeh: lo scrivono le stesse forze armate di Israele in una nota. Ieri l'Idf aveva affermato di aver colpito circa 1.600 obiettivi.
Nasser Yassin, il ministro libanese che coordina la risposta alla crisi causata dagli attacchi tra Israele e Libano, ha affermato che 89 rifugi temporanei sono stati allestiti in scuole e altre strutture. Lo riporta Al Jazeera. I rifugi hanno la capacità di ospitare più di 26.000 persone fuggite dalle "atrocità israeliane", ha affermato.
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