L'ambasciatore italiano in Marocco, Armando Barucco partecipa alla plenaria, illustrando il nuovo codice della strada che a poco più di due mesi dalla sua introduzione ha già avuto effetti positivi per esempio con un calo significativo degli incidenti mortali (-22,1%). Il Padiglione Italia attira l'attenzione anche del primo ministro del Marocco, Aziz Akhannouch che studia la rete di attori e tecnologie messa a punto dal Ministero delle Infrastrutture. Giovanni Donato, delegato del ministro Matteo Salvini, parla di "Grande sfida globale": l'obiettivo di ridurre del 50% le vittime di incidenti stradali entro il 2030, come fissato dalle Nazioni Unite è condiviso e la conferenza di Marrakech ha il merito di "spostare l'asse sull'Africa, che è uno dei continenti che paga il prezzo più alto in termini di vittime".
Gianluca Cossale di Anas ricorda che in Italia "gli investimenti previsti dal Contratto di Programma 2021-2025 sono pari a circa 44 miliardi di euro, di cui 37 miliardi in nuove opere". Luciana Iorio, rappresentante del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al vertice dell'Unece (Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite) si concentra sui "confini liquidi dell'Italia", situata com'è al centro del Mediterraneo e sui tre cardini della sicurezza, "Educazione, tecnologia e controllo". Le fa eco Daniela Stocchi direttore Aiscat, l'Associazione italiana società autostrade: "Il Mediterraneo e dunque l'Italia è al centro delle strade e della sicurezza del mondo". Nel Padiglione Italia sono presenti le eccellenze nazionali in materia di mobilità e sicurezza della circolazione, ci sono anche rappresentanti del Politecnico di Milano e della Polizia di Stato. (ANSAmed).
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