Moderato dalla critica teatrale Faouzia Belhaj Mezzi l'evento riunirà tre importanti personalità del teatro tunisino: Leila Toubel, Wafa Taboubi e Lobna Mlika.
L'obiettivo è quello di stimolare la
riflessione sul futuro del teatro femminile in Tunisia: le nuove
generazioni di registe riusciranno a superare i vincoli
esistenti per imporre un linguaggio teatrale che rifletta la
propria immagine? La presenza delle donne nel teatro tunisino si
è evoluta attraverso una lenta ma profonda trasformazione,
scrive il Tnt, spiegando che il loro coinvolgimento nel mondo
teatrale ha incontrato numerosi ostacoli. All'inizio del XX
secolo, in un periodo in cui il teatro era accolto con una certa
riserva dalla società, le donne che osavano avventurarsi in esso
erano spesso emarginate e confinate a ruoli secondari.
L'evoluzione della loro presenza sulla scena è strettamente
legata ai cambiamenti sociali e politici del paese. Il documento
ricorda il ruolo chiave del pensatore Taher Haddad, le cui idee
riformiste portarono all'adozione del Codice dello statuto
personale nel 1956, offrendo alle donne nuovi diritti, in
particolare nell'istruzione e nell'occupazione. Tuttavia, come
sottolinea Faouzia Belhaj Mezzi, mentre queste riforme
favorirono l'emancipazione delle donne in diversi settori, il
campo artistico, in particolare il teatro, rimase ampiamente
dominato dagli uomini per molto tempo. In questo documento, la
critica Faouzia Belhaj Mezzi distingue tre principali
generazioni di donne nel teatro tunisino. Gli anni '50 e '60
hanno visto l'emergere delle prime attrici professioniste, come
Mouna Noureddine, Narjes Attia e Samia Mzali, che hanno gettato
le basi per una presenza femminile sul palcoscenico e hanno
contribuito a legittimare la professione di attrice. Gli anni
'70 e '80 hanno segnato il crescente coinvolgimento delle donne
nella drammaturgia e nella creazione collettiva, con figure come
Jalila Bakar, Najia Ouerghi e Raja Ben Ammar.
Dagli anni '90, le registe hanno iniziato ad affermarsi di
più, sebbene la loro presenza rimanga limitata. Alcune registe,
come Nadia Ben Ahmed, si distinguono per la loro scrittura
teatrale, mentre altre esplorano forme sperimentali che fondono
teatro e danza contemporanea, come Nawal Skandrani, Imen Smaoui
e Sihem Belkhodja. Nonostante questi progressi, le registe
tunisine continuano ad affrontare numerose sfide, tra cui la
mancanza di finanziamenti e difficoltà nella produzione e nella
distribuzione. (ANSAmed).
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