Christillin ha parlato di "grande e proficua collaborazione" tra i due Paesi: "siamo certi - ha affermato - che la cultura e i progetti condivisi possano costituire, oltre ogni circostanza, un ponte verso il futuro".
"Un anniversario non è solo un esercizio di memoria, un tributo, pur doveroso, al passato. È un momento in cui si deve guardare avanti: i duecento anni del Museo Egizio vogliono essere quindi l'occasione per individuare nuove strade da percorrere, nuove sfide da affrontare", ha sottolineato Christillin, confermata ieri sera da Giuli alla guida del museo fino al 2028. "Non dimentichiamo che la vita di ogni museo, oltre che con la scienza e le collezioni - ha spiegato -, fiorisce soprattutto in una comunità di cui tutti fanno parte, e dove l'integrazione, la solidarietà, la partecipazione e l'apertura, sono garanzie imprescindibili per comprendere e realizzare compiutamente la propria missione; nessuno va lasciato indietro, cultura e formazione sono e devono essere patrimonio di tutti".
Christillin ha concluso l'intervento con "un ringraziamento sincero all'Italia, e all'Egitto, doppie patrie che hanno permesso alla nostra comunità di essere centro di sapienza e di affetto, di scienza e di curiosità, di presenza e di incontro dentro e fuori dalle mura di via Accademia delle Scienze".
(ANSAmed).
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