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Un ponte di sedie e sabbia tra Egitto e Italia

Lo ha creato una doppia mostra fotografica a Pescara

11 marzo 2025, 14:54

Redazione ANSA

ANSACheck
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IL CAIRO - Scattate al Cairo e nel deserto egiziano e ammirate a Pescara: una doppia mostra ha proposto per una settimana nel capoluogo abruzzese fotografie che costituiscono un concreto ponte culturale costruito "dal basso" tra Egitto e Italia.

L'esposizione si intitolava "Viaggio verso un altro Egitto" e ha proposto fino a sabato 8 marzo immagini di Teresa Mirabella, Roberto Scannella e Rossella De Luca. Organizzata dall'Associazione Aspherya Cultura & Dintorni, la mostra ha avuto il patrocinio del Comune di Pescara e della UIF, l'Unione Italiana Fotoamatori presentando un Egitto lontano dai soliti scenari turistici.

Soprattutto De Luca ha esposto una serie di scatti dedicati alle sedie: durante i nove anni passati al Cairo quale docente di italiano all'Università Ain Shams, ne ha immortalato circa mille utilizzate dai "bawab", come si chiamano in Egitto i portieri degli edifici. Tutte sgangherate, sfondate o recuperate con ingegnosità acuita dal bisogno e valorizzate quale opere da esposizione perché parte del tessuto urbano egiziano.

Alcune delle 23 immagini erano state in precedenza esposte anche all'Istituto italiano di Cultura di Bruxelles e inserite accanto a molte altre in un volume fotografico autopubblicato col 'magrittiano' titolo "Ceci n'est pas une chaise" (Questa non è una sedia).

Oltre agli scatti di De Luca, la mostra ha ospitato le immagini di Mirabella e Scannella, selezionate tra quelle raccolte in oltre dieci giorni di esplorazione nei deserti egiziani. "Abbiamo catturato le forme surreali scolpite dalla natura nel Deserto Bianco e nel Deserto Nero, dove la sabbia e la roccia creano sagome che evocano figure fantastiche", ha sintetizzato Mirabella ad ANSAmed. "Sono stati esposti, anche in questo caso, 23 scatti scelti tra le nostre migliori esplorazioni visive, in un dialogo continuo con l'ambiente estremo e suggestivo di questi paesaggi", ha aggiunto.

"L'evento ha rappresentato un'occasione per esplorare il rapporto tra arte, memoria e identità, offrendo ai visitatori una prospettiva autentica su un Egitto che va oltre le classiche immagini di piramidi e templi", ha sostenuto De Luca.

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