Comincerà il prossimo 21 marzo,
nel Palazzo di giustizia di Potenza, l'udienza preliminare del
maxi processo "Ambiente svenduto" sull'inquinamento dell'ex Ilva
di Taranto: la data è stata confermata stamani in ambienti della
presidenza del Tribunale.
Il processo - che è stato trasferito a Potenza dopo
l'annullamento pronunciato dalla Corte d'Assise d'Appello di
Taranto (sezione distaccata di Lecce) della sentenza di primo
grado con le 26 condanne inflitte a maggio 2021 - ripartirà da
zero e vedrà coinvolti 22 imputati, di cui 19 persone fisiche e
tre società.
Sono state anche confermate le modalità di svolgimento delle
udienze, che si terranno in tre aule - due al secondo piano, una
al terzo - tra di loro collegate in video conferenza, dal
momento che la struttura lucana, che ha la competenza sulle
cause che coinvolgono magistrati del distretto di Lecce,
comprendente anche Taranto e Brindisi, non dispone di spazi
adeguati per ospitare la mole imponente di parti coinvolte
(saranno oltre 1.500 tra imputati, avvocati e parti civili,
compresi i residenti nei dintorni dell'acciaieria, enti,
associazioni ambientaliste e sindacati, di parti del processo).
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