"Ritengo che bisogna utilizzare
questi due anni che separano la fine della consiliatura e
l'inizio del percorso, con l'eventuale vittoria del sì al
referendum, per realizzare concretamente questo percorso. Sono
stato chiaro sin dal primo momento, sono favorevole alla città
unica ma non accetto imposizioni. Il Tar deciderà nel merito
quello che è stato il nostro ricorso e non solo il nostro, per
dire se la legge omnibus è costituzionale o no, diverso il
percorso politico". Lo ha detto il sindaco Franz Caruso che oggi
ha convocato una conferenza stampa per esplicitare ulteriormente
la sua posizione sulla città unica Cosenza, Rende e
Castrolibero, in vista del referendum consultivo del prossimo
primo dicembre.
Il nodo della questione, per il sindaco di Cosenza, resta il
metodo con cui la Regione ha confezionato la proposta di legge
che soltanto nelle prossime settimane sarà integrata con
l'emendamento a firma Partito Democratico che posticipa lo
scioglimento dei tre centri di governo al 2027. "Noi dobbiamo
andare verso la realizzazione della città unica - ha aggiunto
Caruso - e per farlo in modo concreto e serio, perché noi la
vogliamo fare veramente la città unica, dobbiamo mettere in
campo questo organismo che mette insieme Regione, Comuni
interessati, Unical e associazioni che hanno competenza in
materia di fusione per fare in modo che questi due anni non
passino in vano. Credo che noi dobbiamo arrivare al 2027 se
vince il sì con già tutta la procedura di armonizzazione dei
bilanci, di pianificazione della macchina amministrativa in modo
serio, di unificazione dei servizi in modo tale da avere al 2027
già pronta la città unica".
"Non può nascere una fusione, non può nascere un nuovo
comune - ha detto ancora Caruso - se non c'è programmazione. La
programmazione è un percorso che va condiviso con le istituzioni
e con i territori interessati. Per prima cosa servirà
strutturare uno Statuto, poi uno studio di fattibilità fatto
bene che ci proietti al futuro e non che fotografi solo il
presente. Considerate che per me è stretta la città unica, per
me è stretta l'area urbana. Io vado ben oltre, l'ho sempre detto
anche in campagna elettorale: io sono favorevole che Cosenza
diventi il motore di sviluppo di un'area vasta metropolitana che
parte dal Savuto e che metta insieme la Presila, la media Valle
del Crati e le Serre Cosentine, con al centro la città, una
grande città rappresentativa, forte, autorevole che è la città
di Cosenza, quindi penso a questo sviluppo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA