Irma Testa il giorno dopo. La
sconfitta contro la cinese Xu Zichun è stato un durissimo colpo
al suo ego, ma la vita deve andare avanti, così 'Butterfly' fa
sapere che non molla, andrà avanti come e più di ora, boxando
anche nel professionismo e nei tornei targati Iba, a cui gli
italiani potranno partecipare nonostante la Fpi abbia aderito
alla nuova organizzazione 'World Boxing'. Oltretutto ci sarà in
palio mezzo milione di dollari per chi vince l'oro, ed è un
fattore da non sottovalutare.
Intanto cresce la delusione per i risultati della spedizione
pugilistica azzurra, con due elementi, Aziz Abbes Mouhiidine e
appunto Testa, che venivano dati in pole per l'oro e invece sono
già fuori, e con soli due 'superstiti' su otto partiti per la
Francia. Rimangono in lizza Diego Lenzi e Angela Carini,
impegnata domani e coinvolta in polemiche sulla rivale Imane
Khelif, con la quale un paio di mesi fa l'azzurra ha fatto i
guanti nel centro tecnico federale di Assisi durante uno stage
al quale ha partecipato anche l'Algeria.
C'era anche Irma Testa, ed erano giorni in cui tutto sembrava
andare per il meglio. Invece, a causa di una tattica forse
troppo attendista, tre giudici su cinque hanno premiato la sua
rivale e la farfalla di Torre Annunziata ha visto sfumare il
proprio sogno d'oro di Parigi. Verdetto discutibile, visto il
margine risicato con cui Xu ha vinto? Lo sostiene il dt azzurro
Emanuele Renzini: "purtroppo devo constatare, ancora una volta,
il grave problema arbitrale. Il livello degli arbitri-giudici
con i criteri di selezione del Cio è scaduto così in basso che
posso dire tranquillamente che questa è la peggiore Olimpiade di
sempre. Gli errori arbitrali sono troppo frequenti, soprattutto
quelli che hanno colpito l'Italia".
Ma in realtà Testa è stata troppo sulla difensiva, cercando di
limitare i danni piuttosto che procurarli, quindi forse sarebbe
servito un atteggiamenti diverso. C'è anche chi ha notato un
certo calo fisico nel corso delle tre riprese, ma qui Irma non
ci sta. "Ho dato tutto quello che avevo, e penso di essere
salita sul ring in una condizione di forma molto buona - il suo
commento -.. Pensavo di aver vinto la prima ripresa e nella
seconda ho spinto per portare a casa il risultato, come da
strategia concordata all'angolo. Il mio miglior pugilato sarebbe
uscito fuori match dopo match. Il primo incontro si sa, è il più
difficile e serve a rompere il ghiaccio. Mi sono preparata molto
bene ma è andata così". E adesso per lei c'è un'altra sfida
difficile, quella di riprendersi dalla botta il più presto
possibile.
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