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Erwin Olaf, a Napoli l'omaggio al fotografo olandese

Erwin Olaf, a Napoli l'omaggio al fotografo olandese

'I Am' al Blu di Prussia, dal 15 novembre al 28 febbraio 2025

NAPOLI, 12 novembre 2024, 17:38

Redazione ANSA

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Con la mostra "I Am", l'opera del celebre fotografo olandese Erwin Olaf, scomparso nel 2023, per la prima volta a Napoli, è ospite della Fondazione Mannajuolo in collaborazione con lo Studio Erwin Olaf e la galleria Paci Contemporary. L'esposizione curata da Maria Savarese da venerdì 15 novembre 2024, apre la stagione della galleria Al Blu di Prussia (via Gaetano Filangieri, 42 - Napoli), spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo e Mario Pellegrino.
    Erwin Olaf è stato il ritrattista ufficiale della famiglia reale olandese nel 2017 ed ha disegnato la moneta nazionale in euro per il re Willem-Alexander nel 2013. Ha esposto nei più importanti musei del mondo e le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche. E' in preparazione per l'autunno 2025 la prima retrospettiva pubblica allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nato a Hilversum nel 1959 e trasferitosi presto ad Amsterdam, Olaf si laureò alla scuola di giornalismo di Utrecht con l'intenzione di diventare un fotografo documentarista, ottenendo nel 1984 il suo primo lavoro per la rivista Vinyl, un reportage sulla vita notturna di Amsterdam e sulla comunità gay. I suoi riferimenti, ricorda la curatrice, furono oltre Mapplethorpe, anche Weegee, Witkin, Helmuth Newton, Candida Hofer, Andreas Gursky ed altri esponenti della Scuola di Dusseldorf, insieme a quella fotografia di moda che da Platt Lynes, arrivava fino a Horst. Fra gli anni ottanta e novanta, Olaf iniziò ad orientare l'attivismo degli esordi verso una visione della fotografia più riflessiva, pensata, tecnicamente costruita. In esposizione fino al 28 febbraio una selezione di scatti realizzati dall'inizio degli anni duemila, fino al 2020 In esse la scena è diventata più complessa, la costruzione dei set ha assunto toni cinematografici con specifici riferimenti agli anni cinquanta, in particolare ad autori come Visconti, Pasolini e Fellini, o più di recente, al David Lynch di Twin Peaks, o ancora a serie come Mad Men. L'opera matura di Olaf è intrisa di riferimenti colti, innanzitutto alla tradizione pittorica olandese. Insieme alle fotografie sono proiettati, nella sala cinema della galleria, sei lavori di video arte realizzati da Olaf fra il 2003 e il 2020.
   

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