Con la mostra "I Am", l'opera del
celebre fotografo olandese Erwin Olaf, scomparso nel 2023, per
la prima volta a Napoli, è ospite della Fondazione Mannajuolo in
collaborazione con lo Studio Erwin Olaf e la galleria Paci
Contemporary. L'esposizione curata da Maria Savarese da venerdì
15 novembre 2024, apre la stagione della galleria Al Blu di
Prussia (via Gaetano Filangieri, 42 - Napoli), spazio
multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo e Mario Pellegrino.
Erwin Olaf è stato il ritrattista ufficiale della famiglia reale
olandese nel 2017 ed ha disegnato la moneta nazionale in euro
per il re Willem-Alexander nel 2013. Ha esposto nei più
importanti musei del mondo e le sue opere sono presenti in
numerose collezioni private e pubbliche. E' in preparazione per
l'autunno 2025 la prima retrospettiva pubblica allo Stedelijk
Museum di Amsterdam. Nato a Hilversum nel 1959 e trasferitosi
presto ad Amsterdam, Olaf si laureò alla scuola di giornalismo
di Utrecht con l'intenzione di diventare un fotografo
documentarista, ottenendo nel 1984 il suo primo lavoro per la
rivista Vinyl, un reportage sulla vita notturna di Amsterdam e
sulla comunità gay. I suoi riferimenti, ricorda la curatrice,
furono oltre Mapplethorpe, anche Weegee, Witkin, Helmuth Newton,
Candida Hofer, Andreas Gursky ed altri esponenti della Scuola di
Dusseldorf, insieme a quella fotografia di moda che da Platt
Lynes, arrivava fino a Horst. Fra gli anni ottanta e novanta,
Olaf iniziò ad orientare l'attivismo degli esordi verso una
visione della fotografia più riflessiva, pensata, tecnicamente
costruita. In esposizione fino al 28 febbraio una selezione di
scatti realizzati dall'inizio degli anni duemila, fino al 2020
In esse la scena è diventata più complessa, la costruzione dei
set ha assunto toni cinematografici con specifici riferimenti
agli anni cinquanta, in particolare ad autori come Visconti,
Pasolini e Fellini, o più di recente, al David Lynch di Twin
Peaks, o ancora a serie come Mad Men. L'opera matura di Olaf è
intrisa di riferimenti colti, innanzitutto alla tradizione
pittorica olandese. Insieme alle fotografie sono proiettati,
nella sala cinema della galleria, sei lavori di video arte
realizzati da Olaf fra il 2003 e il 2020.
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