Trasformare il futuro di numerosi
detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie: è questo
l'obiettivo dell'associazione "Terra Dorea" guida dall'avvocato
Claudia Majolo, da tempo impegnata nella difesa dei diritti
umani e nel reinserimento sociale.
L'associazione - spiega una nota - intende offrire una
concreta opportunità di cambiamento e si distingue per il suo
approccio umano e integrato, mettendo al centro la persona e il
suo percorso di reintegrazione nella società.
Terra Dorea, in sostanza, si propone come un ponte tra il
carcere e la comunità, promuovendo l'educazione, la formazione
professionale e il supporto psicologico.
L'obiettivo è fornire gli strumenti necessari affinché chi ha
vissuto l'esperienza della detenzione possa riscattarsi, facendo
leva su una visione di giustizia che non si limiti alla
punizione, ma che favorisca una reale trasformazione sociale e
culturale.
"Per affrontare in maniera efficace le problematiche legate
alla detenzione e al reinserimento sociale, - si legge ancora
nella nota - è necessario un impegno coordinato a livello
istituzionale. Per questo motivo, Terra Dorea chiede con urgenza
l'istituzione di un tavolo tecnico di discussione, chiedendo la
partecipazione del Presidente della Repubblica, del Ministro
della Giustizia e della Presidente del Consiglio Giorgia
Meloni".
Nei mesi di ottobre e novembre 2024, Terra Dorea ha già
avviato incontri significativi con il capo dipartimento del DAP
e con il capo dipartimento della Comunità San Germano, "durante
i quali si è avviato un confronto costruttivo".
"La conclusione di questi incontri - viene ancora spiegato -
ha portato alla definizione di una collaborazione, grazie al
riconoscimento della genuina intenzione di Terra Dorea di
promuovere un vero cambiamento per il sovraffollamento delle
carceri".
"La situazione emergenziale che riguarda il sistema
penitenziario e il reinserimento dei detenuti - conclude
l'associazione - richiede soluzioni immediate e efficaci, in
grado di promuovere un cambiamento reale e duraturo".
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