I carabinieri ha arrestato tre
persone, Giovanni Castaldo di 52 anni (ai domiciliari) e i
ventenni Sergio Colalongo e Patrick Filippini - il primo finito
in carcere, gli altri due ai domiciliari - con l'accusa di aver
preso parte nell'aprile del 2024, con altre persone già
arrestate qualche mese fa, ad una rapina commissionata da due
preti in servizio tra Afragola e Piedimonte Matese nei confronti
di presunte vittime, entrambi uomini, di abusi sessuali da loro
commessi; lo scopo era rubare i cellulari in cui c'erano video e
foto dei rapporti sessuali tra i sacerdoti e le due persone, ma
i banditi alla fine sono riusciti ad impossessarsi del
telefonino di solo una delle vittima.
Nell'agosto scorso erano finiti in manette i sacerdoti
Domenico Silvestro e Nicola Gildi, il primo parroco della
Basilica di Sant'Antonio di Padova di Afragola (Napoli) e il
secondo in servizio al Convento "Santa Maria Occorrevole" di
Piedimonte Matese (Caserta) che, è emerso dalle indagini,
avrebbero pagato 5mila euro per commissionare il colpo, i due
esecutori materiali della rapina Biagio Cirillo e Danilo
Bottino, l'uomo cui i preti si erano rivolti per organizzare il
raid, Domenico De Maso, e colui che ha materialmente individuato
le persone cui affidare l'incarico, Giuseppe Castaldo. Ma già il
giorno dopo l'arresto, i carabinieri di Afragola, coordinati
dalla Procura di Napoli Nord (sostituto Cesare Sirignano),
avevano compreso che a partecipare alla rapina erano state più
persone, e così hanno sottoposto ad intercettazione gli indagati
arrestati e anche qualche loro familiare. E le intercettazioni
hanno permesso agli inquirenti di chiudere il cerchio delle
indagini e identificare gli altri tre complici.
Giuseppe Cirillo, padre di Biagio, viene intercettato mentre
parla con un amico della rapina cui ha preso parte il figlio,
rivelando il coinvolgimento di Giovanni Castaldo, ritenuto
vicino al clan camorristico Capasso, operante nei comuni
dell'hinterland napoletano di Marigliano e Mariglianella; in
carcere invece Bottino, parlando con la compagna, rivela chi era
con lui in auto quando è andato a fare la rapina, e fa i nomi di
Patrick, identificato come Filippini, che era colui che guidava
l'auto, di Giovanni Castaldo che avrebbe indicato la casa dove
erano le due persone da rapinare, e Sergio Colalongo, che sedeva
sul sedile posteriore con Castaldo. Dalle indagini è emerso
anche che gli indagati arrestati ad agosto avrebbero ricevuto
soldi da chi era fuori come avviene per i clan di camorra; con
qualche eccezione però, visto che Giuseppe Cirillo, padre di
Biagio, non avrebbe accettato i mille euro, mentre Bottino in
carcere si lamenta che uno dei complici non arrestati non gli
avesse dato nulla. "Mo che esco deve darmi il 1000 euro che si è
guadagnato", dice.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA