La riforma della scuola proposta
dal ministro Valditara presenta anche "un'importante novità
nella lettura della Bibbia" secondo quanto afferma il prof.
Antonio Fuccillo, ordinario di Diritto e Religione
nell'Università della Campania 'Luigi Vanvitelli'. "Si tratta,
come è noto, del testo Sacro per eccellenza, dei volumi cha
raccontano l'evoluzione dell'umanità. Conoscere la Bibbia -
afferma Fuccillo - serve certamente a conoscere per crescere. Si
persegue quindi il nobile scopo di portare gli studenti a
riflettere sulle origini del sacro come lo intendiamo noi.
Perché si sa che la Bibbia è la storia di una civiltà in
cammino. Il fenomeno religioso è presente nella società ed è una
delle principali 'matrici di senso', sapersi approcciare ad esso
in modo corretto è una sfida di civiltà, che apre peraltro alla
conoscenza dell'altro e al rispetto delle diversità".
A parere del docente "non si tratta quindi di religione
insegnata da uno Stato laico e nella scuola laica, ma di
conoscenza. Quest'ultima è e sempre deve essere la finalità
dell'istruzione. Né si tratta di indottrinamento cristiano, in
quanto la Bibbia è un testo sacro per le grandi religioni
monoteiste che costituiscono l'architrave delle società
occidentali e del vicino Medio Oriente. Non si può non conoscere
il grande racconto della Bibbia, senza di esso diventano
incomprensibili anche i capolavori dell'arte e della
letteratura, l'evoluzione del diritto, la creazione di una scala
di valori universali condivisi che amiamo classificare come
'diritti umani' che proprio dalle religioni traggono la loro
principale ispirazione". "Senza la difesa e il rispetto dei
diritti umani le società occidentali perdono la loro principale
caratteristica qualitativa rispetto a Paesi che sono ancora in
cammino. Bene ha quindi fatto il ministro Giuseppe Valditara ad
avere il coraggio di assumere questa importante iniziativa"
conclude il professor Antonio Fuccillo.
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