Roghi, bottiglie di vetro, lanci di sassi contro le auto dei Carabinieri. La notte del 'cippo', a Napoli, si è trasformata in una sequela di violenze, da una parte all'altra della città. La 'tradizione' dei falò di Sant'Antonio Abate è stata macchiata da atti di 'guerriglia urbana' in più punti, documentata sui canali social dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli. Che ha invocato l'utilizzo di "carri armati" visto che ''siamo in guerra".
Si sottovaluta, denuncia, che "solo a Napoli ci sono 3-4.000 ragazzi che sono armi pericolose se messi assieme. La città è stata posta sotto assedio da un gruppo di ragazzini che si erano coordinati tramite social. Un assalto frontale, una sfida allo Stato della quale avevo avvertito i vertici dello Stato e delle forze dell'ordine ma è stato deciso di non dare una risposta forte, non so perchè".
Nel Rione Sanità, a Piazza San Gaetano, oltre 100 ragazzi hanno appiccato il fuoco ad un cippo alto almeno 4 metri. Bombe carta sono state lanciate ai Quartieri Spagnoli; poi, una aggressione alla Polizia locale nella zona vicina al consolato americano, sassi contro gazzelle dei Carabinieri. Roghi ed incidenti ancora a Forcella, in via Salvator Rosa, a Mergellina, al Corso Garibaldi. A Santa Maria della Neve un'esplosione di un ordigno ha provocato il crollo di un cornicione. Anche auto e moto di cittadini privati sono stati danneggiati nel corso delle varie incursioni.
Per le 19 è stata convocata una riunione urgente del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Su quanto successo stanotte, dai Carabinieri si è appreso che durante il servizio mirato proprio ad evitare l'accensione di fuochi in occasione della festività di Sant'Antonio, alcuni sconosciuti hanno lanciato delle pietre che hanno danneggiato la carrozzeria delle gazzelle presenti. Per fortuna, non ci sono stati feriti. Mentre la Questura riferisce che in tre giorni, con la collaborazione dell'Asia, Azienda di igiene urbana di Napoli, sono state sequestrate oltre 30 tonnellate di legname.
Sul campo sono stati impiegati complessivamente oltre 300 operatori delle diverse forze di polizia. Per la giornata di oggi è stato previsto all'interno della centrale operativa della Questura un gruppo interforze per fronteggiare eventuali emergenze.
Un servizio ad hoc era stato organizzato nella giornata di ieri dagli uomini della Polizia locale di Napoli avevano effettuato sei interventi sul territorio rimuovendo ingenti quantità di materiali, scoprendo in particolare, un consistente accumulo di legname, masserizie e alberi accatastati che avrebbero dovuti essere bruciati. In alcune zone erano state occultate pedane in legno e alberi di pino.
Sulle violenze della scorse è intervenuto il sottosegretario all'Interno con delega ai Vigili del Fuoco Emanuele Prisco: "Un ennesimo atto di violenza a forze dell'ordine e vigili del fuoco ieri: a Napoli gruppi di 'baby gang' hanno assaltato prima i vigili del fuoco, impegnati nello spegnimento di un incendio e successivamente hanno lanciato sassi e bastoni contro le forze dell'ordine intervenute. I Corpi dello Stato non possono continuare a lavorare nella paura e questi criminali non possono rimanere impuniti. È sempre più urgente accelerare sull'approvazione del Ddl Sicurezza per tutelare adeguatamente le forze dell'ordine e punire severamente questi criminali".
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