La compagnia Il Teatro dell'Errore
presenta, da venerdì 21 febbraio alle 20,30 (in replica sabato
22) nel Teatro Elicantropo di Napoli, lo spettacolo 'Tentativi
vergini di stare al mondo', dialogo tra ironia, umorismo e
canzoni originali, scritto e musicato da Martina Spalvieri e
Ivana Messina. Lo spettacolo, evidenzia una nota di
presentazione, "è un ritratto della difficile condizione della
donna nel mondo del lavoro, quanto mai resa più complessa dalla
scelta coraggiosa e a tratti sognatrice del mestiere
dell'artista. 'Tentativi vergini di stare al mondo' nasce
intorno ad una serie di brani originali di Ivana Messina,
impreziositi dagli arrangiamenti e dalla fisarmonica di Martina
Spalvieri. presentati, inizialmente, in diversi locali del
territorio torinese e non".
"Man mano che procedevamo nella presentazione dei nostri
concerti - scrivono le autrici ed interpreti - l'elemento
teatrale del nostro stile si accentuava sempre di più e pian
piano ci siamo rese conto che ci sarebbe piaciuto andare verso
uno spettacolo che stesse in bilico tra la performance teatrale
e il concerto". Le due attrici si alternano in un gioco di
specchio riflesso, raccontando "in maniera grottesca e
struggente la fatica di vivere e di conformarsi alle regole
della società per un artista". Un'altalena accompagnata da
musica e canzoni (scritte e composte dalle attrici/musiciste)
tra le due parti di sé, il lato più razionale e consapevole
delle difficoltà reali, ed il lato più magico e onirico che
insegue i propri sogni nel tentativo vergine, appunto, di stare
al mondo.
Si afferma nella nota: "Ma e Mé sono i due personaggi che
affrontano, da due punti di vista opposti e complementari, le
griglie del sistema, cominciando dalla propria identità, prima
vittima sacrificale del compromesso, obtorto collo, che permette
di pagare le bollette. Al tentativo di fuga di Mé corrisponde il
restare di Ma in un delicato braccio di ferro tra ideale e reale
in cui non ci sono vincitori. L'unica possibilità è il dialogo
tra questi due mondi apparentemente contrapposti alla ricerca di
una strada, seppur piccola, da percorrere insieme. Una
secchiellata di sottile anarchia ed emozioni ad alto contrasto,
dipinte con sempiterna ironia e tenerezza su di un bianco,
bianchissimo 'Sì, lo voglio!'".
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