"Più che Mare Fuori, qui è lo Stato
a essere fuori. Lo Stato è assente: lascia soli i ragazzi e il
personale, già in sottorganico e privo degli strumenti necessari
per adempiere alla missione di reinserimento sociale". Così il
segretario di Radicali Italiani, Filippo Blengino, che insieme a
Bruno Gambardella e Alfonso Maria Gallo (rispettivamente
presidente del Comitato nazionale e membro della Direzione), ha
visitato gli istituti penali minorili di Airola e Nisida.
Spiega Blengino: "Ad Airola la struttura sta letteralmente
cadendo a pezzi. I lavori di ristrutturazione previsti
dovrebbero porre rimedio a una situazione inaccettabile: gran
parte dei locali del carcere è inagibile e, a causa di
infiltrazioni, muffa e rischio di crolli, l'area trattamentale è
stata sgomberata. Nisida, invece, è sovraffollata e soffre una
grave carenza di personale. I detenuti con condanna definitiva
sono una minoranza, e la presenza di 80 reclusi in una struttura
progettata per molti meno rende difficili iniziative di
reinserimento sociale efficaci".
"Torniamo a ribadirlo anche da qui: la risposta manettara e
carcerocentrica voluta da questo Governo non solo non è la
soluzione, ma non produce alcun effetto positivo in termini di
sicurezza o di riduzione della recidiva. Anzi", conclude il
segretario di Radicali Italiani.
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