"Elezioni e par condicio.
Indicazioni professionali e buone pratiche". E' il tema
dell'iniziativa, tenutasi, stamani, nell'Aula multimediale del
Consiglio Regionale della Campania, promossa dal Comitato
Regionale per le Comunicazioni della Campania, in sinergia con
l'Ordine dei Giornalisti della Campania, sulla applicazione
della Legge 22 febbraio 2000 n. 28 in occasione delle prossime
elezioni europee ed amministrative.
Ai lavori, introdotti dalla presidente del Corecom Campania,
Carola Barbato, ha partecipato il Presidente del Consiglio
Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, che ha evidenziato
"l'importanza della par condicio particolarmente nel periodo
elettorale, quale complesso di regole volte a garantire la
parità di accesso ai mezzi di informazione e, quindi, una
competizione elettorale paritaria e rispettosa delle regole a
tutela di tutti i soggetti politici, dei cittadini e delle
Pubbliche Amministrazioni, anch'esse chiamate, nella
comunicazione istituzionale, al rispetto di regole più
stringenti e, quindi, a contribuire alla attuazione della par
condicio".
Sono intervenuti ai lavori il presidente di Anci Campania, Carlo
Marino; il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della
Campania, Ottavio Lucarelli;l caporedattore della Tgr
Campania,Oreste Lo Pomo, il professore ordinario dell'Università
"Mercatorum", Giuseppe Corasaniti, la funzionaria dell'Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni, Antonietta Polcaro.
"Il Corecom Campania, nell'adempimento delle proprie funzioni
istituzionali, svolge un'intensa attività di monitoraggio sulle
trasmissioni radio televisive locali per vigilare sul rispetto
delle regole della par condicio, che sono molto importanti sia
in occasione delle consultazioni elettorali che negli altri
periodi, al fine di garantire la parità di trattamento e
l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici e l'accesso
paritario ai mezzi di informazione per la comunicazione
politica", ha sottolineato la presidente del Corecom Campania,
Carola Barbato.
"L'impianto della legge sulla par condicio è democratico e
volto a garantire la parità di trattamento e l'imparzialità da
parte dei mezzi di informazione a beneficio di tutte le parti
politiche in campo e, quindi, a tutela dei cittadini per
un'espressione di voto libera e non condizionata da una
comunicazione non partitaria e non equilibrata, per questo, come
Ordine dei Giornalisti della Campania, siamo da tempo impegnati
su questo tema", ha detto il Presidente dell'Ordine dei
Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
"La Rai svolge quotidianamente una meticolosa attività di
monitoraggio e verifica del rispetto della par condicio sui
propri servizi televisivi e radiofonici, al di là del periodo
elettorale, con l'obiettivo di rappresentare in modo pieno ed
equilibrato il pluralismo politico, un'attività che impegna
fortemente la professione giornalistica nella logica che fa
riferimento alla qualità dell'informazione", ha aggiunto il
caporedattore della TgR Campania, Oreste Lo Pomo.
"L'art. 9 della legge 28/2000 prevede che "dalla data di
convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle
operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni
pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di
quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per
l'efficace assolvimento delle proprie funzioni" - ha ricordato
il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino - evidenziando
"l'importante lavoro dagli Uffici Stampa degli Enti locali per
garantire l'applicazione di tale norma e per contribuire alla
piena attuazione della par condicio".
Infine, il professore ordinario dell'Università "Mercatorum",
Giuseppe Corasaniti, si è soffermato sulla necessità di un
confronto e di una sinergia tra le varie Autorità di garanzia, e
la funzionaria dell'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni, Antonietta Polcaro, ha evidenziato la necessità,
a 24 anni dalla approvazione della legge sulla par condicio, di
raccogliere la sfida di disciplinare anche il mondo del "on
line" , una novità che richiede un adattamento legislativo per
garantire pienamente competizioni elettorali paritarie.
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