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Rettrice Cattolica, 'parità significa valorizzare le differenze'

Rettrice Cattolica, 'parità significa valorizzare le differenze'

Convegno del centro interateneo 'Culture di genere'

MILANO, 18 settembre 2024, 17:05

Redazione ANSA

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"Parità non significa negare le differenze, ma valorizzarle. Pari opportunità e inclusione vanno insieme ed essere comunità significa comprendere tutte le componenti dell'ateneo". A dirlo è stata la rettrice dell'Università Cattolica Elena Baccalli aprendo il convegno 'Championing gender equality: pathways to progress', che si è svolto questa mattina a Milano e al quale sono intervenute le delegate alle Pari opportunità del centro di ricerca interateneo 'Culture di genere"', invitate da Raffaella Iafrate, delegata del rettore per le Pari opportunità per fare "tutti insieme" la "differenza".
    Nel corso della mattinata è stato evidenziato che il recente rapporto Ocse invita a prestare attenzione al gender gap che si registra fra i laureati del 2023 (37% sono donne rispetto al 24% dei maschi). Un dato che non risolve il divario salariale che evidenzia come le laureate terziarie guadagnino il 58% dei salari dei colleghi maschi. Ospite speciale a distanza è stata Michelle Ryan, docente di Psicologia sociale e organizzativa alla Australian National University. "Il modo in cui si ritiene che le donne e gli uomini abbiano caratteristiche e abilità diverse; il modo in cui la divisione del lavoro a casa è basata sul genere; le nostre aspettative su come diventare un buon leader; e gli aspetti del lavoro che dovrebbero essere ricompensati. Tutti questi fattori - ha detto - influenzano il modo in cui le donne vengono trattate nelle organizzazioni, le opportunità che vengono loro offerte e questo, a sua volta, modella le loro scelte professionali".
    Successivamente è seguita una tavola rotonda fra le delegate alle pari opportunità delle università milanesi, aperta dalla professoressa Raffaella Iafrate della Cattolica. "Le Pari opportunità costituiscono la possibilità di esprimere e affermare l'uguale dignità di tutte le persone nel rispetto della loro unicità differenziante. Per questo sono coinvolte tutte le realtà che hanno a che fare con le differenze di tipo generazionale, etnico, religioso, socio-economico, di abilità motorie e cognitive, e con le loro intersezioni".
   

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