L'Università di Camerino entra
nel metaverso ed è la prima Università in Italia a tenervi un
intero insegnamento. Innovazione tecnologica per essere sempre
al passo, anzi in questo caso un passo avanti, con i tempi. La
dimostrazione, appunto, è l'avvio del progetto sperimentale di
didattica nello spazio virtuale del metaverso.
Un progetto realizzato da Unicam in collaborazione con Pa
Social e con Meta Italia, nato ed annunciato la scorsa estate in
occasione della presentazione della campagna di comunicazione
dell'Ateneo, quando Unicam organizzò la prima conferenza stampa
nel metaverso, progetto che oltre alla didattica porterà nel
metaverso anche attività di comunicazione e di public engagement
e per il quale l'ateneo ha costituito un apposito gruppo di
lavoro. Presso il Polo di informatica hanno preso il via le
lezioni dell'insegnamento in "Social media management" del corso
di laurea in Informatica per la comunicazione digitale
interamente nel metaverso, tenute dal docente Francesco Di
Costanzo, presidente di Pa Social.
Cinquantadue studentesse e studenti avranno in dotazione
ognuno un oculos Meta Quest3 con il quale potranno confrontarsi
con questa tecnologia per apprendere contenuti relativi al
corso, ma anche per scoprirne i segreti ed aggiungerli al loro
background professionale da spendere poi nel mercato del lavoro.
Non solo didattica, ma anche ricerca, dal momento che l'ambiente
virtuale, l'aula in cui si svolge la lezione, è stata progettata
e sviluppata dal team del prof. Daniele Rossi della Scuola di
architettura e design "E. Vittoria".
"Sono davvero soddisfatto - ha commentato il rettore Graziano
Leoni - di poter avviare questa sperimentazione in Unicam: siamo
un ateneo sempre all'avanguardia e non potevamo non esserlo
anche in questa occasione". "La realtà immersiva, molto
utilizzata in altri contesti, è ancora in fase sperimentale
quando si parla di didattica ed è per questo motivo che abbiamo
voluto avviare questo progetto per valutarne in pieno tutte le
potenzialità, coinvolgendo direttamente tutti gli attori, quindi
sia i docenti che le nostre studentesse ed i nostri studenti ed
avere un loro feedback".
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