La decisione dell'Associazione dei
dottorandi e dei dottori di ricerca italiani-Adi, di presentare
un esposto alla Commissione europea contro la riforma sulle
carriere dei ricercatori nelle università è "sconcertante, anche
perché presa mentre è in corso un confronto tra Mur, sindacati e
le stesse associazioni di rappresentanza dei ricercatori. Una
decisione tutta politica e strumentale, che non agevola il
percorso intrapreso dal Governo per superare il precariato nel
settore, anzi, ne ostacola il progresso. Il precariato nella
ricerca ha radici profonde e non è stato certo causato dal ddl
1240, approvato in Consiglio dei Ministri su proposta della
ministra Anna Maria Bernini, lo scorso agosto poiché questo non
è ancora stato licenziato dal Parlamento e non ha quindi
prodotto alcun effetto.
Occorre poi sottolineare che la ministra Bernini si è fatta
promotrice, presso l'Aran, di un'istanza per sbloccare la
trattativa sindacale sul contratto, risultato poi effettivamente
ottenuto lo scorso ottobre. Infine, è utile ricordare che con
una nota del luglio 2022, il Mur ha comunicato alle Università
la possibilità di sottoscrivere contratti di ricerca anche in
assenza della conclusione della sequenza contrattuale.
Indicazione che rimane ancora valida". E' quanto l'ANSA apprende
da fonti qualificate del ministero.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA