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30x70, Quando sono le donne a fare la storia della tv

30x70, Quando sono le donne a fare la storia della tv

Lorenza Fruci, trenta professioniste del piccolo schermo

ROMA, 30 agosto 2024, 16:56

di Elisabetta Stefanelli

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Domenica 3 gennaio 1954 è il volto di una donna, quello di Furia Colombo, a dare il via alla televisione italiana sui pochissimi schermi in bianco e nero già presenti nelle case degli italiani. Sarà ancora una volta lei ad aprire il viaggio emozionante, tutto al femminile, nella storia della Rai di '30x70 - Se dico donna', in esclusiva su RaiPlay dal 3 settembre ogni martedì con 5 nuovi episodi e dal 16 settembre alle 9.55 su Rai2, un mosaico di trenta donne - una per puntata - che con il loro lavoro, davanti e dietro la telecamera, hanno lasciato un segno indelebile nella tv pubblica.
    "Il progetto nasce in seno alle celebrazioni dei 70 anni della tv pubblica, ed è un'occasione per fare un racconto del piccolo schermo attraverso le professioniste che ne hanno segnato la storia. Vuole essere un inizio, un solco. Sono tante altre le figure che si possono raccontare, qui partiamo con queste prime 30". A spiegarlo all'ANSA è Lorenza Fruci, che ha scritto il programma la consulenza di Anna Bisogno, professoressa associata di Cinema Radio Televisione presso l'Università telematica Mercatorum, e con la regia di Luca Rea.
    In ogni puntata la conduttrice Francesca Barolini racconta, con il supporto del prezioso materiale delle Teche Rai, come le vicende personali e professionali di queste grandi protagoniste della tv si siano intrecciate con la storia e l'evoluzione del mezzo televisivo e del costume italiano. "Il programma è un bellissimo lavoro di squadra", sottolinea con orgoglio Fruci, spiegando che il primo passo è stato quello di "identificare trenta professioniste che rappresentassero l'evoluzione della tv, valorizzando lo straordinario archivio delle Teche. È infatti una produzione originale di Rai Contenuti Digitali e transmediali con Rai Teche, un progetto corale a cui ha contribuito tutta la redazione di Rai Teche, fatta di grandi professionisti, un lavoro di concerto".
    E allora ecco emergere dall'archivio e riprendere vita attraverso immagini spesso dimenticate, punti di vista originali, dettagli inediti, volti più e meno noti come Anna Marchesini a Raffaella Carrà, Sandra Mondaini e Franca Valeri ma anche Mina, Rita Pavone, Delia Scala, Tilde Capomazza e Suor Paola solo per citarne alcune. "Scegliere 30 nomi non è stato semplice - aggiunge Lorenza Fruci - ci sono certo le grandi icone come Mina e Raffaella Carrà, ma anche figure apparente minori di cui ci siamo dimenticati ma che hanno segnato moneti di svolta". Quali ad esempio fate riemergere dall'oblio? "Tra le figure più significative c'è ad esempio Tilde Capomazza, che tra il 1977 e il 1981 con il suo 'Si dice donna', in onda sulla seconda rete Rai, aveva un'intera redazione femminista. Erano gli anni post riforma e si cercava di rappresentare la pluralità dei punti di vista. Ma ci sono nel nostro mosaico anche figure apparentemente più leggere, come la critica televisiva Claudia Vinciguerra, lontana dagli stereotipi femminili, che segna il momento in cui la tv era entrata nel discorso pubblico".
    Ma in questi 70 anni quanto è cambiato nell'immagine della donna in tv, a volte sembra non essere cambiato nulla...
    "L'immagine della donna in tv è sempre sotto attacco, quello che rimanda questo programma è lo specchio di una realtà composita.
    Così abbiamo riportato alla luce negli interstizi del grande racconto professioniste come Donatella Scarnati per lo sport e poi Gabriella Ferri, riletta all'interno del periodo storico.
    Poi per il giornalismo, da Carmen Lasorella prima inviata di guerra, a Franca Leosini, Donatella Raffai che hanno fatto vero servizio pubblico ed hanno inventato linguaggi nuovi". Ma non manca ovviamente il varietà: "Qui abbiamo fatto un percorso generazionale, con un omaggio ad esempio a Sandra Milo, una donna che ha sposato per il pubblico l'immagine frivola ma che invece era una grande professionista, siamo andate a leggere dietro alla rappresentazione". In più la ricerca più difficile è stata per i materiali che raccontano "le professioniste dietro le quinte, una tra tutte Alida Cappellini, una grande scenografa. Ma ovviamente non ci sarà la totalità dei nomi, ci saranno tante assenze. Abbiamo solo provato a fare un racconto più vario possibile".
    '30x70 - Se dico donna…', sottolinea Maurizio Imbriale, direttore Rai Contenuti Digitali e Transmediali, "è un nostro original che vede come protagoniste trenta donne che hanno significato un modello di cambiamento per la tv e per l'intero Paese, professioniste capaci di imporsi in una televisione declinata al maschile". "Quella tra Rai Teche e Rai Contenuti Digitali e Transmediali - prosegue Andrea Sassano, direttore Rai Teche - è una collaborazione fruttuosa che dal 3 settembre si concretizzerà nel secondo progetto coprodotto '30x70 se dico donna…', spin-off del precedente '70x70-lo sapevate che…'. In questo anno di celebrazioni il nostro patrimonio audiovisivo è una risorsa ancora più preziosa e le ricerche certosine nell'archivio hanno portato alla luce immagini rare tutte da riscoprire. Ne emergono ritratti straordinari di volti, menti e mani femminili che hanno fatto, ideato, creato la televisione".
   
   

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