Risorse umane e innovazione tecnologica. Queste le chiavi della nuova organizzazione dei Mkers, società italiana leader nel settore esports e guidata dal managing director Paolo Cisaria. Una scelta strategica in concomitanza con l'apertura di un nuovo round di investimento, che porta la valutazione post-money dell'azienda a 15 milioni di euro, e la sottoscrizione di rilevanti accordi commerciali a livello nazionale e internazionale.
A partire da quest'anno Mkers adotterà una struttura organizzativa più solida e articolata con l'obiettivo di supportare la crescita aziendale e rispondere con maggiore efficienza alle esigenze del mercato. Tra le figure professionali recentemente inserite figurano un Senior Account & Project Manager, un Event & Activation Specialist, un Digital Marketing Specialist, un Content Manager e un Partnership & Sponsorship Manager. La direzione creativa e la gestione del settore competitivo sono stati confermati, rispettivamente, nelle mani di Marco Fresta e Diego Hicham Aazzi.
L'innovazione è al centro della strategia di Mkers che punta a integrare l'intelligenza artificiale nei suoi flussi operativi. Attraverso tool personalizzati, l'AI verrà utilizzata per analizzare dati e ottimizzare processi interni: tutto questo permetterà una gestione più efficace dei talent, delle competizioni e delle strategie di engagement, migliorando così l'esperienza di clienti e partner. Un asset strategico sarà la piattaforma Escout.gg, una soluzione innovativa e unica nel settore degli Esports dedicata allo scouting e alla gestione dei talenti, basata su blockchain e AI per regolamentare i trasferimenti dei giocatori e offrire un sistema di valutazione oggettivo delle performance.
"Mkers è la prova che l'esport può essere un'opportunità di carriera concreta, unendo passione e conoscenza - le parole di Cisaria -. Abbiamo investito oltre 2,5 milioni di euro per far crescere pro-players e nuove figure professionali, formando risorse che grazie al nostro impegno oggi sono integrate appieno nel mercato del lavoro, anche presso importanti aziende.
Soprattutto in Italia è necessario restituire credibilità a un settore troppo spesso associato a figure amatoriali non in grado di interpretare correttamente le esigenze di brand e istituzioni. In tal senso sono sicuro che il nuovo assetto garantirà ulteriormente maggior competenza e qualità".
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