Nel 2025 c'è un compleanno speciale da festeggiare, quello della Ferrari F50, la vettura che raccolse l'eredità, scomoda, della F40.
Da guidare con il vento tra i capelli, ha forme più morbide sia del modello che la precedeva, sia della Enzo, arrivata più tardi, riprendendo una tendenza stilistica tipica degli anni '90. Esteticamente, esprime maggiore personalità nella vista posteriore, con la grande ala che ne sottolinea la larghezza.
L'abitacolo, meno spartano della F40, ma sempre essenziale, mette in mostra il cambio manuale a sei marce ed un volante che, all'epoca, era privo di airbag. Anche l'elettronica, che spopola nelle hypercar di oggi, non era pervenuta, infatti, la F50 non dispone di né di servosterzo, né di servofreno, né di ABS. E' l'ultima delle supercar del Cavallino a fare a meno di dispositivi che vengono in soccorso del guidatore e già questo la rende unica. Prodotta in soli 349 esemplari, molti meno della F40, nascondeva sotto pelle un V12 da 4,7 litri con il basamento molto simile a quello delle vetture di F1 che difendevano i colori Ferrari in pista nel 1990-91. Aspirata, e con un allungo che raggiunge gli 8.500 giri, offre 520 CV di potenza, può contare su di un sound ineguagliabile, e su delle prestazioni che non sfigurano nemmeno 30 anni dopo. Infatti, scatta da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e raggiunge, in pista, i 325 km/h.
Il telaio monoscocca è in fibra di carbonio, mentre le sospensioni anteriori con schema push-rod sono imbullonate direttamente alla scocca.
All'epoca il costo della Ferrari F50 era di 852 milioni di lire, oggi non è difficile per uno dei rari esemplari in vendita raggiungere quotazioni comprese tra i 3 ed i 4 milioni di euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA