Iveco, societa' che produce veicoli commerciali e autobus, controllata da Exor, ha chiuso il terzo trimestre 2024 con ricavi consolidati pari a 3,4 miliardi di euro rispetto a 3,7 miliardi di euro. L'utile netto adjusted e'
di 106 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro
rispetto allo stesso periodo del 2023. E' invece in calo da 106
a 102 milioni l'utile netto. La societa' conferma i target
finanziari 2024 con ricavi netti in calo del 4%, free cash flow
tra 350 e 400 milioni di euro, ebit adjusted tra 920 e 970
milioni di euro. Positiva la risposta del mercato con il titolo
che archivia la seduta a Piazza Affari a 10,2 euro con una
performance positiva del 10,73%. 'Iveco torna a guadagnarsi il
consenso del mercato a testimonianza di un ritrovato interesse'
commenta Gabriel Debach, italian market analyst di eToro.
Iveco Group conferma la previsione per l'intero 2024 in
Europa di 300 mila immatricolazioni per i veicoli pesanti. La
stima di mercato per i veicoli pesanti in Europa nel 2025 e'
compresa tra 280 e 290 mila immatricolazioni, 'segno di una
stabilizzazione della domanda'.
Per i veicoli medi la societa' si aspetta dei volumi di mercato leggermente in calo rispetto al 2024. Per i leggeri l'attesa della domanda europea e' di 'un mercato fondamentalmente piatto rispetto al 2024'.
Persson sottolinea che nel corso del trimestre Iveco Group
ha registrato 'un aumento significativo della quota di mercato
in Europa per gli autobus urbani: in crescita dell'11,4% su base
annua. Questa tendenza al rialzo sottolinea le nostre efficaci
strategie di mercato e la forte domanda per i nostri prodotti in
questo segmento'. Quanto all'elettrico il manager spiega: 'Siamo
pienamente sulla buona strada per potenziare tutti i nostri
prodotti elettrici in tutti i segmenti e siamo ben posizionati
per soddisfare l'imminente normativa europea sulle emissioni'.
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