Il mercato dell'auto europeo archivierà il 2024 con una crescita lieve rispetto al 2023, pari allo 0,8%, ma il numero delle nuove immatricolazioni, poco più di 10,6 miioni, è ancora inferiore del 18,4% rispetto al 2019.
Per le vendite di veicoli elettrici la previsione è di un calo del 5,9% rispetto al 2023 e la quota di mercato dovrebbe fermarsi al 13,6%. Le previsioni - i dati ufficiali delle vendite dell'anno si conosceranno martedì prossimo - preoccupano i costruttori europei che tornano a chiedere un sostegno per affrontare la transizione. Secondo gli analisti del settore anche nel 2025 è prevista solo "una modesta crescita". "Serve un quadro realistico per la decarbonizzazione del nostro settore, che sia più attento al mercato e non solo guidato dalle sanzioni" afferma Ola Kallenius, ceo di Mercedes-Benz e neo-presidente dell'Acea.
Arriva, invece, un segnale positivo da Stellantis che, a livello mondiale, ha effettuato 1.395.000 consegne nel quarto trimestre 2024, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il dato è in miglioramento rispetto al -20% del terzo trimestre, "grazie alla conclusione - spiega l'azienda - delle azioni di riduzione delle scorte e al lancio di nuovi prodotti in Europa che hanno ridotto le lacune nell'offerta legate alla transizione generazionale della gamma". Il calo delle consegne di Stellantis è stato del 28% in Nord America e del 6% in Europa. C'è stata invece una crescita del 12% in Sud America.
"L'andamento delle consegne nel periodo - spiega Stellantis - si è mosso in linea con quello delle vendite, pari a -5% circa, in quanto le iniziative di riduzione delle scorte negli Stati Uniti si sono concluse con successo e le consegne in Europa sono state sostenute dal lancio di alcuni prodotti di nuova generazione che hanno ridotto il gap temporaneo nell'offerta di alcuni modelli Stellantis nella regione". In Nord America, le consegne del quarto trimestre sono diminuite di circa 115 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2023, con un calo del 28% su base annua. Il calo maggiore delle consegne - dice l'azienda - riflette le iniziative di riduzione delle scorte, in cui la disciplina della produzione combinata con le azioni di incentivazione ha portato a una riduzione di circa 80.000 unità delle scorte presso la rete negli Stati Uniti rispetto alla fine del terzo trimestre, chiudendo il periodo con poco più di 300.000 unità. La normalizzazione delle scorte presso la rete negli Stati Uniti pone l'azienda in una posizione di forza nel sostenere l'arrivo dei nuovi prodotti Jeep, Ram e Dodge nel 2025. Nell'Europa allargata, il calo delle consegne del 6% su base annua nel quarto trimestre si è fortemente ridotto rispetto al terzo trimestre (-17% su base annua), in quanto la temporanea carenza di alcuni modelli del segmento B è stata ridotta grazie al lancio della Citroën C3/ë-C3. Seguiranno a breve altri modelli del segmento B, come la Citroën C3 Mhev ed i multi-energy Citroën C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda. Nel 'Terzo motore' di Stellantis, le consegne sono cresciute del 5%, trainate da un incremento del 12% in Sud America e da una situazione stabile in Medio Oriente e Africa, che compensano il calo in Cina, India e Asia Pacifico.
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