Una vera e propria discarica di auto ridotte in pezzi sparsi
all'interno di un'area recintata di circa 1.600 metri quadri: è
lo scenario che si è presentato agli occhi dei carabinieri
forestali di Taranto, impegnati nei controlli ad autodemolitori
e officine meccaniche, nella zona industriale di Sava. I
militari, grazie anche a riprese dall'alto, hanno accertato da
subito la presenza di una novantina di auto fuori uso o smontate
e ormai abbandonate nel sito, ubicato lungo la statale 7 ter, da
diversi anni, oltre che di un quantitativo imprecisato di parti
meccaniche di diversa tipologia (ruote, parabrezza, motori,
sedili, marmitte) sparse alla rinfusa sul terreno o all'interno
di altre carcasse di autovetture. Su alcune di queste parti
erano ancora affisse le vecchie targhe. Tutti questi rifiuti
erano depositati su di un'area priva di qualsiasi sistema di
raccolta o contenimento dei pericolosi liquidi e olii, in un
contesto generale di degrado ambientale, con il conseguente
rischio di contaminazione del suolo e del sottosuolo. Il sito è
gestito da un imprenditore di 61 anni che risultava intestatario
di sola attività di vendita di auto usate. Inoltre, nei pressi
dell'autosalone sono state individuate altre due aree risultate
nelle stesse condizioni della prima: numerosi veicoli in stato
di abbandono, parti di auto ovunque, nonché rifiuti di vario
tipo, in un totale e diffuso stato di degrado e di rischio di
contaminazione del terreno. L'uomo è stato denunciato per il
reato di discarica non autorizzata di rifiuti speciali
pericolosi e non pericolosi e per l'esercizio abusivo di
attività di demolizione e recupero di veicoli. Inoltre i
militari hanno sottoposto a sequestro preventivo i tre siti,
aventi una superficie totale di circa 2.800 metri quadri e i
diversi materiali all'interno.
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