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Sanità privata, il 13 febbraio sit-in al ministero per contratto

Sanità privata, il 13 febbraio sit-in al ministero per contratto

Cimop, 'sia rinnovato subito e applicato in tutte le aziende'

ROMA, 12 febbraio 2025, 18:09

Redazione ANSA

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Sit-in giovedì 13 febbraio, dalle ore 10, sotto la sede del ministero della Salute per "manifestare tutto il disagio dei medici della sanità privata senza contratto da vent'anni". Lo annuncia la Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata (Cimop).
    "Ormai è una farsa - dichiara la segretaria nazionale Cimop Carmela De Rango - I medici dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate con il SSN aspettano da 20 anni il rinnovo del contratto, nonostante il Governo abbia notevolmente aumentato i fondi stanziati per la sanità privata. Soldi che hanno arricchito gli imprenditori, di certo non i medici/lavoratori. Le aziende in cui lavoriamo pubblicizzano la nostra eccellenza, ma poi, per svolgere le stesse identiche mansioni, ci pagano meno della metà di quello che guadagnano i medici che lavorano nella sanità pubblica. Siamo stufi di essere considerati utili solo quando serve, ma non veniamo ascoltati quando pretendiamo che i nostri diritti siano rispettati". Nel 2016, sottolinea, "ho iniziato il mio mandato seguendo la trattativa al tavolo di confronto Aiop-Aris-Cimop, che nel 2020 è riuscito a definire un testo contrattuale ed economico a cui Aiop aveva offerto in ogni sua parte il proprio contributo ma che poi, il 7 ottobre 2020, si è rifiutata di firmare. Aris invece, correttamente e coerentemente, ha mantenuto il suo impegno firmando un contratto che ha portato ad un cambio epocale per i medici dipendenti delle strutture private religiose, prevedendo i ruoli dirigenziali, predisponendo l'equiparazione dei titoli di carriera ed incrementando le retribuzioni di quasi il 30%, aumento di cui Aris si è fatta carico. Aiop invece ha deciso di non firmare, lasciando i medici dipendenti delle strutture profit accreditate con il Ssn con un inquadramento di assistente aiuto e primario e con retribuzioni ferme al contratto ponte economico del 2009 pari a 37.000 € per l'assistente fino a 60.000 € per un primario". "Il tempo è scaduto: chiediamo - conclude Rango - che il nostro contratto sia rinnovato subito e applicato in tutte le aziende".
   

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