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Trovata una proteina chiave dell'invecchiamento

Trovata una proteina chiave dell'invecchiamento

Bloccarla potrebe aiutare a vivere più a lungo in buona salute

19 luglio 2024, 08:18

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Rappresentazione artistica di proteine (fonte: Christoph Burgstedt, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica di proteine (fonte: Christoph Burgstedt, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trovato uno dei fattori-chiave dell’invecchiamento: è la proteina nota come interleuchina-11, i cui livelli aumentano con l’età e che favorisce l’accumulo di grasso nel fegato e nell’addome e la perdita di tessuto muscolare e di forza, due condizioni che caratterizzano l’invecchiamento umano. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, si deve allo studio della Scuola di Medicina Duke-Nus di Singapore e apre la porta a nuove terapie anti-age: grazie ad esperimenti di laboratorio, infatti, i ricercatori hanno mostrato che bloccare questa proteina potrebbe aiutare a rimanere in buona salute più a lungo e forse anche ad allungare la durata di vita.

“Nonostante l’aspettativa di vita media sia aumentata notevolmente negli ultimi decenni, esiste una notevole disparità tra gli anni vissuti e gli anni di vita sana e priva di malattie”, dice Thomas Coffman, rettore della Duke-Nus, commentando la ricerca guidata da Anissa Widjaja: “Per le società che stanno invecchiando rapidamente questa scoperta potrebbe essere trasformativa, consentendo agli anziani di prolungare l’invecchiamento in buona salute, riducendo la fragilità e il rischio di cadute e migliorando al tempo stesso la salute cardio-metabolica”.

Dopo aver stabilito il ruolo dell’interleuchina-11 nell’invecchiamento,i ricercatori hanno dimostrato che una terapia che ne blocchi gli effetti migliora il metabolismo, aiutando a produrre meno grasso bianco e più grasso bruno, che è quello in grado di bruciare calorie per mantenere la temperatura corporea. Inoltre, sempre grazie ad esperimenti condotti su cellule coltivate in laboratorio e su animali, gli autori dello studio hanno anche osservato un miglioramento della funzione muscolare e un aumento fino al 25% della durata della vita.

 

Rappresentazione grafica della proteina Il-11 (fonte: Agifr via Wikimedia)

 

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