Una sorta di lumaca piatta e protetta da una corazza di spine: è il ritratto di uno dei primi molluschi, vissuto circa 500 milioni di anni fa e chiamato Shishania aculeata. I suoi resti ritrovati, nell'attuale Cina, sono stati analizzati dal gruppo di ricerca internazionale guidato da Guangxu Zhang, dell'Università cinese dello Yunnan, e descritti sulla rivista Science.
Gli attuali molluschi hanno un'incredibile varietà: si va dalle vongole e ostriche, protette da una coppia di conchiglie, fino alle lumache e ai polpi, che non hanno alcuna corazza protettiva esterna. Si ritiene che tutti abbiano avuto origine nel periodo Cambriano, durante il quale ci fu un incredibile fiorire di nuove specie.
Esistono pochissimi resti dei primi molluschi, in quanto i loro tessuti molli non si sono conservati, e dunque la loro origine è molto difficile da ricostruire. L'ipotesi più accreditata è che abbiano avuto origine da una differenziazione da qualche specie di anellidi, lo stesso gruppo cui appartengono gli attuali lombrichi.
I resti dello Shishania risalgono a 514 milioni di anni fa, al termine del Cambriano, sono lunghi solo pochi centimetri e ricoperti di piccoli coni spinosi (scleriti) fatti di chitina, lo stesso materiale che costituisce anche i gusci dei granchi moderni e degli insetti. Una caratteristica ereditata forse dagli anellidii.
"Sappiamo che l'antenato comune di tutti i molluschi viventi oggi aveva avuto una conchiglia", ha detto uno degli autori dello studio, Jakob Vinther dell'Università di Bristol. Shishania ci permette dunque di vedere una fase precoce dello sviluppo dei molluschi attuali, che probabilmente ebbero origine da qualche esperimento evoluzionistico differente.
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