Un gigantesco edificio chiaro che spicca nel verde, dal quale si accede a un mondo che finora solo in pochi hanno conosciuto da vicino: il suolo fatto di una polvere grigia e costellato da piccoli crateri, rocce aguzze, piccoli avvallamenti e grandi massi, mentre un simulatore solare riproduce l'alternarsi di giorno e notte. Si chiama 'Luna' ed è la nuova palestra per lo spazio del futuro, che ricostruisce sulla Terra l'ambiente lunare, realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea e dall'agenzia spaziale tedesca Dlr a poca distanza dal Centro per l'addestramento astronauti dell'Esa, a Colonia.
La struttura, inaugurata il 25 settembre, permetterà di sperimentare tecnologie per l'esplorazione lunare e di addestrate gli astronauti che andranni sulla Luna. L'obiettivo è facilitare la ricerca e la sperimentazione della tecnologia spaziali in condizioni realistiche, fornendo in questo modo indicazioni utili per le prossime missioni dirette alla Luna, come quelle del programma Artemis promosso dalla Nasa. L'idea, inoltre, è rendere disponibile questa struttura ad agenzie spaziali, università e industrie di tutto il mondo.
Per il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher "l'apertura di Luna segna una pietra miliare significativa negli sforzi europei per l'esplorazione spaziale. Questa struttura unica, con la sua capacità di replicare le condizioni lunari, fa progredire la nostra comprensione della Luna e - ha aggiunto - ci prepara per le missioni future".
La piccola Luna sulla Terra occupa una superficie di 700 metri quadrati, nella quale l'ambiente lunare è stato replicato utilizzando 900 tonnellate di granuli e rocce vulcaniche derivati dal basalto, lavorate per ottenere un materiale che simula la regolite lunare. C'è anche una zona nella quale è possibile allenarsi a fare perforazioni fino a tre metri per raccogliere campioni, nella quale è simulato anche uno strato di suolo congelato.
Le sale di controllo sono collegate in tempo reale ad altri centri di controllo in Europa e nel mondo e si prevede anche il collegamento con Lunar Gateway, la futura stazione spaziale nell'orbita lunare o persino alla Luna stessa per simulazioni di missioni in tempo reale. Sono anche in programma un simulatore della gravità lunare, che è un sesto di quella terrestre, e una rampa regolabile per testare la mobilità sulle pendenze lunari.
Per Anke Kaysser-Pyzalla, presidente del Consiglio di amministrazione della Dlr, "Luna contribuirà a ottimizzare i nostri preparativi per le attività sulla superficie lunare attraverso la ricerca su tecnologie e innovazioni per l'esplorazione spaziale. Questo - ha aggiunto - include la robotica e l'intelligenza artificiale, l'utilizzo di risorse locali e cicli di conservazione delle risorse fino ai sistemi energetici rigenerativi. Luna offre una gamma unica di elementi per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico sotto un unico tetto".
Anche per Daniel Neuenschwander, direttore dell'Esplorazione umana e robotica dell'Esa, "Luna rappresenta un importante passo avanti nei nostri sforzi per preparare l'esplorazione umana della Luna e oltre. Replicando la superficie lunare e fornendo informazioni vitali sulle operazioni in superficie, questa struttura ci aiuterà ad affrontare le sfide delle future missioni spaziali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA