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L'acqua è antichissima, nata all'alba dell'universo

L'acqua è antichissima, nata all'alba dell'universo

C'era già quando si sono formate le prime culle di pianeti

04 marzo 2025, 07:52

di Enrica Battifoglia

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Rappresentazione artistica di un 'antica galassia ricca di acqua (fonte: ESO/M. Kornmesser) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica di un 'antica galassia ricca di acqua (fonte: ESO/M. Kornmesser) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'acqua è antichissima: si è formata all'alba dell'universo, nel cuore di dense nubi molecolari generate dall'esplosione di stelle giunte alla fine del loro ciclo di vita, le supernovae, e dalle quali hanno avuto origine anche i dischi di gas e polveri dai quali sono nati i pianeti. E' accaduto fra 100 e 200 milioni di anni dopo il Big Bang che ha dato origine all'universo: una distanza davvero breve sulla scala cosmica, secondo il risultato della simulazione pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.

L'acqua che è alla base della vita, almeno di quella che conosciamo, si è quindi formata molto prima di quanto si credesse, osservano i ricercatori guidati da Daniel Whalen, dell'Istituto di cosmologia e gravitazione dell'università britannica di Portsmouth. Alla luce di questo nuovo quadro, gli autori della ricerca non escludono che l'acqua sia stata un ingrediente fondamentale nella formazione delle prime galassie.

Finora non era affatto chiara l'epoca di formazione dell'acqua nell'universo perché i suoi componenti, l'idrogeno e l'ossigeno, si sono formati in modi diversi. L'idrogeno, insieme ad altri elementi leggeri come elio e litio, è nato con il Big Bang, mentre un elemento pesante come l'ossigeno è il risultato di reazioni nucleari come quelle che avvengono nelle stelle e nelle esplosioni delle supernovae.

Per risolvere il problema il gruppo di Whalen ha utilizzato le simulazioni di due supernovae, la prima con una massa di 13 volte quella del Sole e la seconda di 200 volte superiore, e hanno analizzato gli elementi prodotti nelle esplosioni. Hanno visto così che in entrambe le simulazioni sono state prodotte delle quantità di ossigeno che presto si sono combinate con l'idrogeno, dando origine all'acqua all'interno delle dense nubi prodotte con l'esplosione e che in seguito avrebbero generato altre stelle e i pianeti.

I ricercatori hanno concluso così che l'acqua è in grado di sopravvivere a processi potenzialmente distruttivi, come quelli che generano le galassie, e che miliardi di anni fa potrebbe essere stata inglobata nel processo di formazione dei pianeti.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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