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Tornano i trattori a Orte, nel viterbese

Tornano i trattori a Orte, nel viterbese

Monfeli: 'Combattiamo per non far svendere agricoltura italiana'

ROMA, 01 febbraio 2025, 17:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Noi siamo qui a protestare perché le aziende agricole chiudono, perché c'è un attacco a livello internazionale del grande potere capitalistico che sta annientando l'agricoltura italiana". Questo è quello che ha detto questa mattina Tonino Monfeli, il leader del gruppo di agricoltori, che dopo un anno è tornato a protestare di fronte al casello autostradale A1di Orte, in provincia di Viterbo.
    Questa mattina erano 5 i mezzi agricoli che stazionavano sul piazzale davanti al casello, insieme a loro una ventina di persone. ma niente fa pensare che la cosa non vada come l'anno scorso, quando dopo una partenza sottotono con 7 trattori e 30 persone, si è passò nel giro di una settimana agli oltre 150 mezzi agricoli che letteralmente invasero lo snodo stradale. Con loro i quei giorni quasi duemila persone calcarono quell'asfalto, innescando anche momenti caldi in cui la polizia si trovò a fronteggiare una folla inferocita che voleva bloccare il casello con delle balle di fieno da oltre un quintale.
    "L'agricoltura italiana non può diventare di proprietà delle grandi multinazionali - ha continuato Monfeli -. Dobbiamo combattere pacificamente per difendere i prodotti made in italy, e le persone che lavorano per produrli. Il nostro obiettivo è quello di divulgare il più possibile quello che sta succedendo, perché i consumatori italiani hanno il diritto di sapere cosa mangiano".
   

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