Cosa si deve fare per aprire un
allevamento familiare e a chi ci si deve rivolgere? Per aprire
un allevamento familiare esistono poche e semplici regole da
seguire. Occorre prima di tutto rivolgersi al Comune e,
successivamente, recarsi presso le sedi territoriali del
Servizio veterinario di Sanità animale della Ast Ancona per
richiedere e compilare l'apposita modulistica al fine della
registrazione dell'allevamento familiare nel Sistema informativo
veterinario (Banca Dati Nazionale) e l'attribuzione del codice
aziendale.
Questa è una delle domande e risposte che l'Ast di Ancona ha
reso pubbliche per informare delle regole per coloro che
vorrebbero allevare nel proprio cortile, dei polli, delle
galline, delle anatre, delle oche per poter poi consumare dei
prodotti. Un allevamento familiare è un'attività di allevamento
prevista per determinate specie e per un numero massimo di
animali, tra le quali rientra anche il pollame da cortile, in
cui gli animali sono allevati esclusivamente per autoconsumo o
uso domestico privato, senza alcuna attività commerciale. Il
numero massimo di animali che si possono allevare in un
allevamento familiare di pollame non può essere superiore a 50
unità. Il Servizio Sanità animale della Ast Ancona, presso le
proprie sedi dislocate su tutto il territorio, "è a disposizione
per fornire ulteriori dettagli al riguardo e supportare gli
utenti nell'iter di apertura, registrazione e gestione del
proprio allevamento familiare", si conclude la nota.
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