"Siamo sempre stati attenti
all'evoluzione della nostra azienda familiare, convinti che
occorra produrre in armonia con l'ambiente tenendo in
considerazione il personale che collabora con noi: dunque
ambiente e sociale, perché se stimolate opportunamente le
persone danno tanto", ha commentato Ornella Venica. Per la quale
il vino del futuro è lo chardonnay (da un punto di vista
commerciale).
Da questo punto di vista la certificazione per l'azienda di
Dolegna costituisce un "importante per stimolo per le altre
realtà: il futuro ha bisogno di reti". Benché i vigneti si
estendano su una superficie di 40 ettari, per la gestione sono
impegnate 30 persone, e tuttavia "il bilancio è positivo",
precisano in azienda. Questa il 6 febbraio 2030 celebrerà i
cento anni di attività, "poi lascio" annuncia Gianni Venica.
Intanto, è sempre Ornella Venica a indicare, "bisogna fare
focus sulla debolezza e non sui punti di forza per uscire più
forti".
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