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Casette salva-impollinatori, al via gli 'Accordi di custodia'

Casette salva-impollinatori, al via gli 'Accordi di custodia'

Nel Parco dell'Appennino, per tutelare produzioni agroalimentari

ROMA, 25 marzo 2025, 16:06

Redazione ANSA

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Sono 160 le casette create per gli impollinatori selvatici, veri nidi-rifugio in legno creati per tutelare la filiera agroalimentare, dai prati per il Parmigiano Reggiano alle produzioni frutticole. Circa 1.110 specie che, a differenza delle api domestiche, sono minacciate d'estinzione.
    Sono alcune delle attività messe in campo grazie al progetto, coordinato dal Parco nazionale Appennino tosco-emiliano, con altri nove partner tra Toscana, Marche e Lazio, nell'ambito del progetto Life Beeadapt, cofinanziato dall'Unione Europea. Si sperimentano strategie di adattamento climatico per gli insetti impollinatori selvatici in risposta ai cambiamenti climatici, coinvolgendo le aziende agricole, con le quali vengono stipulati 'Patti' e 'Accordi di custodia'. Possono riguardare la semina di specie botaniche appetibili per gli impollinatori, l'installazione di bee hotel e lo sfalcio ritardato, tutte azioni per le quali sono previsti indennizzi congrui. Misure di conservazione che, al momento, coinvolgono 64 aziende e quasi 70 ettari di superficie agricola.
    "Gli insetti impollinatori sono una componente chiave per la riproduzione vegetale e per la biodiversità, fornendo servizi ecosistemici vitali a colture e piante selvatiche - spiega Giovanni Carotti, entomologo del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano - da loro dipende la produzione agricola". Tra le cause del loro declino, inquinamento, consumo di suolo, introduzione di specie aliene, pesticidi, patogeni, apicoltura intensiva e trasporto su larga scala di colonie di api, che favoriscono la diffusione di parassiti e patogeni".
    Inoltre il cambiamento climatico, con l'aumento delle temperature e gli eventi estremi, soprattutto in primavera, rende più difficile per gli insetti impollinatori trovare condizioni favorevoli per le loro attività. Recentemente è stato promosso il Patto per l'adattamento degli impollinatori a tutti i Comuni della Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano e primi comuni lo hanno già approvato, facendo in modo che il valore ecosistemico dell'impollinazione possa essere riconosciuto e retribuito alle aziende coinvolte da parte di imprese che intendono intraprendere percorsi di responsabilità sociale di impresa o di certificazioni di sostenibilità.
   

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