Crescono i volumi produttivi della
Finocchiona Igp, segno che lo storico salume toscano piace
sempre di più in Italia e nel mondo. Il Consorzio è pronto a
festeggiare il decimo anno dal riconoscimento di Indicazione
geografica protetta, con 2,4 milioni di chili insaccati nel
2024, in aumento dell'1,8% rispetto all'anno precedente, pari a
870mila pezzi consentiti dal Disciplinare, che crescono
anch'essi di oltre 20 mila unità. Salgono anche a 3,6mila le
vaschette di prodotto affettato e confezionato (+15,8%). Quanto
al valore alla produzione è poco sopra i 14 milioni di euro,
mentre alla vendita la Finocchiona Igp sfiora i 24,5 milioni di
euro. "E' una produzione di qualità che ogni anno cresce sempre
di più - afferma Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio
di Tutela - adesso abbiamo altre sfide grazie all'apertura del
mercato statunitense".
Le esportazioni rappresentano una parte fondamentale della
crescita, con il 30% delle quote di mercato nel 2024, ossia
circa 550mila chilogrammi. L'Italia si conferma il primo mercato
con il 69,5%, seguita dalla Germania con il 17,5% del totale
certificato (+38% rispetto all'anno precedente, anche grazie
agli investimenti promozionali del Consorzio in questo paese).
Sul gradino più basso l'Inghilterra, che cresce del 57% rispetto
al 2023, raggiungendo il 3,5% delle quote totali, confermandosi
il primo paese extra-Ue per consumi. "È importante approcciare
nuovi mercati ma anche farsi conoscere e migliorare nel nostro
mercato di riferimento - precisa il presidente - l'Italia
rappresenta il primo mercato ed è quindi prioritario confermare
quanto di buono fatto fino ad oggi e puntare a migliorare le
performance degli scorsi anni". Nel corso del 2024 si registra
anche un cambio al vertice delle province per produzione
certificata: Siena scalza Arezzo dal primo posto, mettendo a
segno il 38,2% contro il 31,4%, mentre chiude il podio la
provincia di Firenze con il 21,3%.
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