L'Enoteca regionale Vinea esprime
forte preoccupazione per la crisi che sta colpendo il settore
vitivinicolo. Già a dicembre 2024 si registrava un calo del 10%
dell'export e del 20% nei consumi interni, situazione aggravata
dall'inasprimento del Codice della Strada, che ha portato a un
ulteriore calo del 20% nelle ultime settimane. Mentre le grandi
aziende riescono a contenere i danni, molte realtà più piccole
rischiano il collasso.
A peggiorare la situazione, nel 2023 il territorio piceno ha
subito ingenti danni a causa della peronospora, riconosciuta
come calamità naturale. Le aziende hanno affrontato costi
elevati per la ristrutturazione dei vigneti e l'ampliamento
delle cantine, spesso ricorrendo al credito bancario. Tuttavia,
il ristoro concesso dalle istituzioni copre solo il 4,17% del
danno, lasciando molte imprese in difficoltà finanziaria.
"Vinea - commenta il presidente della Vinea Ido Perozzi - fin
dal luglio 2023, ha chiesto una moratoria biennale sui mutui e
finanziamenti a tasso zero per cinque anni, misure che avrebbero
consentito maggiore liquidità senza costi aggiuntivi per il
Ministero dell'Agricoltura. Tuttavia, le istituzioni hanno
optato per contributi limitati e senza una programmazione
strategica".
Per rilanciare il settore, Vinea propone il progetto "Turismo
enogastronomico, ambientale e culturale", con un investimento di
5 milioni di euro per cinque anni. L'iniziativa coinvolgerebbe
80-100 aziende, creando sei percorsi del gusto che valorizzino
vino, prodotti tipici e ospitalità locale.
"Nonostante il riconoscimento della validità del progetto da
parte della Regione e di alcune organizzazioni nazionali, le
istituzioni non hanno però ancora dato risposte concrete. Senza
interventi mirati - conclude Perozzi - , il settore rischia di
perdere competitività e molti viticoltori potrebbero abbandonare
l'attività".
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