Alberto Moravia che bacia Elsa
Morante. L'abbraccio tra Federico Fellini e Martin Scorzese.
Sophia Loren che bacia Vittorio De Sica. Marcellino Radogna, per
molti "Il Colonnello", uno dei fotografi della capitale più
conosciuti nel jet-set romano, a ottantadue primavere debutta
nella sua prima mostra personale: Baciamoci così, viaggio in
oltre cento scatti realizzati nel corso della sua lunga vita
professionale, dal 18 al 30 giugno , allo Spazio5 a Roma.
La raccolta invita il pubblico a un tuffo visivo attraverso
l'amore, l'affetto e il rispetto, catturati in scatti di baci e
baciamani in cui i protagonisti sono principesse e principi,
attrici ed attori, divi e personaggi dello showbiz, seguiti dal
fotografo dagli anni dal boom economico ai giorni nostri.
Lo sguardo intimo di Radogna, conosciuto nel panorama romano e
quindi "ben accolto" anche nei più esclusivi salotti dell'alta
società della Capitale, offre un quadro di tenerezza e affetto
che la mostra Baciamoci così racconta immortalando personalità
più influenti della storia recente, passando dalla Prima alla
Terza Republica: Gianni Letta che bacia la mano di Nilde Iotti,
Anita Ekberg e Gil Cagnè, Omar Sharif con Gina Lollobrigida,
Gianni Versace e Ornella Vanoni.
Alberto Sordi, rivolgendosi a Marcellino Radogna, una volta
disse: "Tu dovevi fare l'attore, non il fotografo", riconoscendo
così il suo talento e sensibilità nel catturare non solo i volti
o i momenti di vita dei suoi soggetti, ma soprattutto la loro
essenza quasi "svelata" dal suo obbiettivo.
Ma la mostra oggi è anche una riflessione all'indietro nel tempo
sulla società contemporanea e una pennellata di luce e glamour
in contrasto alla violenza e all'orrore dell'oggi. Attraverso
l'esibizione di gesti di amore e rispetto, Radogna ci invita a
immaginare un mondo migliore, più "vicino" (proprio come vuole
un bacio) e libero da conflitti e discriminazioni.
La mostra fortemente voluta da Maurizio Riccardi presidente di
Identità fotografiche rientra nelle iniziative intraprese
dall'Associazione per la valorizzazione della cultura
fotografica italiana.
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