In attesa che venga riaperta la
meravigliosa Pinacoteca Civica 'Francesco Podesti',
l'appuntamento è il prossimo 14 febbraio alla conclusione dei
lavori (finanziati con fondi Pnrr) Ancona non ferma la sua
offerta culturale. L'assessore alla Cultura del Comune di
Ancona, Anna Maria Bertini, ha in serbo iniziative originali che
puntano "alla qualità ma, soprattutto spiega all'ANSA, che
facciano apprezzare il bello con mostre, esposizioni ma anche
giornate di studio sull'arte". Le location non mancano e le idee
neanche.
Dopo l'entusiasmante riapertura dell'anfiteatro romano, dopo
13 anni, con la programmazione di 11 eventi durante l'estate, da
settembre a gennaio l'agenda dell'assessorato è piena di
appuntamenti. Non solo nella città per la città, ma anche - in
vista del Giubileo- con l'esposizione ai Musei capitolini, a
Roma quindi, di sei capolavori della Pinacoteca Podesti (in
attesa della fine del restauro) perchè possano essere ammirati
dalle milioni di persone che passeranno nella Capitale nell'anno
Giubilare. Preziose opere come la Pala Gozzi e Crocefissione del
Tiziano, l'Immacolata Concezione del Guercino, la Pala
dell'Alabarda di Lorenzo Lotto, la Circoncisione di Olivuccio di
Ciccarello e la Madonna col Bambino del Crivelli saranno esposte
fin dall'inaugurazione del Giubileo. "Opere che torneranno alla
Pinacoteca - spiega Bertini - che riaprirà con il nuovo
allestimento completamente rinnovato". Altre opere della
Pinacoteca Civica possono essere ammirate alla Mole.
Dopo quindi l'esposizione dedicata a "Una famiglia per
Ancona. La donazione Mengoni-Ferretti", che sta riscuotendo
grande successo e si concluderà il 6 gennaio 2025, a ottobre a
distanza di 20 anni dall'ultima esposizione", si potranno
ammirare le "Incisioni di Albrect Durer".
In via di definizione, per la prima a dicembre 2024, la
mostra dedicata a 'Il segno dei maestri dallo studio di
Raffaello Canova. Il 2025 inizia a febbraio con l'inaugurazione
della Pinacoteca civica 'Francesco Podesti' nel nuovo look.
E' previsto ad aprile invece l'atteso appuntamento con 'Il
Rinascimento marchigiano" che presenterà le opere restaurate dai
luoghi del sisma con dunque il doppio significato della
rinascita. "Un'occasione per aprire al pubblico il 'laboratorio
del sisma', all'interno della Mole Vanviteliana, con la
possibilità per il pubblico di visitare le tre grandi sale della
Soprintendenza dove avviene il restauro". Tra le novità
l'assessore alla cultura ha in serbo anche il ritorno, dopo 27
anni, del 'Premio Marche 2025'.
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