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Anatomia di un inizio, nuovo allestimento ai Musei Reali Torino

Anatomia di un inizio, nuovo allestimento ai Musei Reali Torino

Al Museo di Antichità nella sezione Archeologia

TORINO, 17 ottobre 2024, 19:39

Redazione ANSA

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TORINO - Anatomia di un inizio. Alle radici dell'Archeologia Scientifica in Piemonte è il nuovo allestimento del Museo di Antichità di Torino, a cura dell' archeologa Elisa Panero. Arricchisce il percorso espositivo della sezione Archeologia a Torino. Grazie a un accordo triennale con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino (Maet) e con il sostegno di Reale Mutua, nell'allestimento, progettato dall'architetto Carlotta Matta dei Musei Reali, per la prima volta sono messe a confronto due straordinarie sepolture, testimonianze di due contesti culturali e geografici molto diversi tra loro: una tomba neolitica scoperta a Montjovet, in Valle d'Aosta, e la mummia di un giovane uomo rannicchiato, rinvenuta nei pressi di Luxor, in Egitto.
    La tomba neolitica di Montjovet, scoperta nel 1909 in una piccola necropoli a inumazione, scavata dall'egittologo piemontese Ernesto Schiaparelli, direttore dell'allora Regio Museo di Antichità Greche, Romane ed Egizie - l'attuale Museo di Antichità dei Musei Reali di Torino - e soprintendente alle Antichità del Piemonte La tomba fu compiutamente allestita nel museo proprio cent'anni fa, il 17 ottobre 1924, quale prima "tomba ricostruita" nella nuova sala della Preistoria Piemontese e Ligure, curata dall'archeologo Pietro Barocelli.
    La mummia di un giovane uomo rannicchiato, invece, fu rinvenuta nel 1920 dalla Missione Archeologica Italiana diretta da Ernesto Schiaparelli, coadiuvato dall'antropologo Giovanni Marro (1875-1952), nel sito di Gebelein, a circa 30 chilometri a sud di Luxor, sulla riva ovest del Nilo; databile alla IV dinastia, tra il 2578 e il 2477 a.C., è confluita all'Istituto e Museo di Antropologia, oggi Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino, fondato nel 1926 proprio per accogliere in un'unica sede le raccolte scientifiche di Marro e gli oggetti provenienti dalle campagne di scavo condotte dalla Missione in Egitto.
   

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